Nonostante il Cremlino abbia annunciato un parziale ritiro delle truppe dal confine con l'Ucraina, rimangono decisamente alte le tensioni tra la Russia ed i Paesi occidentali.
Punti chiave
- Il ministero della difesa russo ha annunciato il ritiro parziale delle truppe militari dal confine con l'Ucraina
- La NATO afferma che per ora non ci sono segnali di un ritiro delle forze militari
- Il presidente statunitense Joe Biden continua ad affermare che gli Stati Uniti sono pronti ad imporre forti sanzioni economiche
Continuano nel frattempo a susseguirsi gli sforzi diplomatici, con il presidente russo Vladimir Putin che incontra oggi quello brasiliano Bolsonaro mentre il ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio incontra la sua controparte russa Sergei Lavrov.
Dall'altra parte dell'Atlantico, il presidente statunitense Biden continua invece a rimanere in uno stato di massima allerta, anche se ci sono segnali di speranza.
"Ci sono sicuramente dei segnali di de-escalation e sembra che il peggio sia passato", afferma il giornalista Giampiero Gramaglia.
"La visita del cancelliere tedesco Olaf Scholz ha permesso di rimettere le cose in prospettiva, sottolineando che per ora l'ingresso dell'Ucraina nella NATO non è all'ordine del giorno, ma allo stesso tempo non può essere sottoposta ad un veto russo".
Sul piano della politica interna, dopo alcuni mesi difficili causati dalla pandemia, il presidente Biden ha utilizzato le tensioni con la Russia per riguadagnare un po' dei consensi persi.
"In un momento di tensioni con l'estero il popolo americano tende sempre a stringersi intorno al presidente", afferma Giampiero Gramaglia.
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Alta tensione tra Russia e Nato, ma ci sono "segnali di de-escalation"
SBS Italian
17/02/202214:26
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