Attacchi israeliani e timori per i diritti, la Siria del dopo Assad

Abu Mohammed al-Golani speaks at the Umayyad Mosque in Damascus Sunday, Dec. 8, 2024.

Abu Mohammed al-Golani parla nella moschea degli Omayyadi a Damasco, domenica 8 dicembre 2024. Source: AP / Omar Albam/AP

Il governo transitorio sta muovendo i suoi primi passi anche sulla scena internazionale con dichiarazioni distensive, ma preoccupano gli attacchi israeliani, spiegati da Tel Aviv come un semplice strumento di protezione dei propri confini ma condannati dalle Nazioni Unite e molti Paesi.


Hayat Tahrir Al-Sham continua ad essere considerata un'organizzazione terroristica da diversi Paesi, ma, nonostante questo, per il nuovo governo siriano sono iniziati i contatti diplomatici da parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e altri.

A Damasco ed in altre parti della Siria si assiste ad un progressivo ritorno alla normalità, ma rimane l'incognita Israele che da una parte dichiara di non avere interessi ad iniziare un conflitto con la Siria e dall'altra continua i suoi attacchi aerei nel Paese.
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L'annessione della Cisgiordania sembra essere l'obiettivo più immediato per il governo israeliano nei prossimi mesi.
Michele Giorgio, giornalista
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