Conflitto in Medio Oriente, la comunità ebraica in Australia si divide

Un ferito viene trasportato da uomini palestinesi dopo un attacco aereo al campo profughi di Al Nuseirat, al centro della Striscia di Gaza.

Un ferito viene trasportato da uomini palestinesi dopo un attacco aereo al campo profughi di Al Nuseirat, al centro della Striscia di Gaza. Source: EPA / MOHAMMED SABER/EPA

L'escalation del conflitto tra Israele e Hamas iniziata con l'attacco del 7 ottobre ha polarizzato le opinioni in Australia sia della comunità mainstream che di quella ebraica.


La guerra attuale a Gaza è l'ultima cruenta tappa di un conflitto che dura dal 1948, quando 200mila palestinesi scapparono o vennero espulsi dalle loro terre per trasferirsi nella Striscia. 

Da allora Israele ha combattuto 15 conflitti a Gaza, tra cui le due Intifada e diverse Operazioni speciali.

L'ultima guerra è iniziata con l'attacco del 7 ottobre scorso, che ha visto l'aggressione da parte di militanti palestinesi che hanno ucciso 1143 persone e rapito centinaia di civili.

La rappresaglia iniziata all'indomani dell'attacco e ancora in corso ha fatto oltre 34mila vittime e ha spinto Francesca Albanese, relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori Palestinesi, a definirla "un genocidio".
L'intervista di Francesca Albanese a SBS Italian

"Come si ricostruiscono le anime devastate a Gaza?"

Ma questa posizione è tutt'altro che accettata anche in Australia, dove nonostante le migliaia di chilometri di distanza dal teatro del conflitto, le opinioni sono estremamente polarizzate, sia nella comunità mainstream che in quella ebraica.

Per capire quali sono, SBS Italian ha ospitato Alon Cassuto, CEO della Zionist Federation of Australia e Max Kaiser, uno dei direttori esecutivi del Jewish Council of Australia. 

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