Ultima arrivata della famiglia - e l'unica nata in Australia - Joyce DiMascio ricorda con grande piacere gli anni della sua infanzia.
"Papà venne qui nel 1952 per provare con mano quello che si diceva dell'Australia. Una volta soddisfatte le sue aspettative, l'anno dopo ha fatto sì che arrivasse anche la mamma con le mie due sorelle, che allora avevano 4 e 7 anni", racconta Joyce, che si diverte nel descrivere casa sua in Queensland come "una casa d'accoglienza".
1953:giorno dell’arrivo in Australia di mamma Concetta e le due sorelline di Joyce con mamma e figlio conosciuti a bordo.
"Negli anni successivi, la casa di accoglienza si è trasformata in un asilo nido, perché tanti di quei giovani avevano messo su famiglia! Sono stati degli anni bellissimi", ricorda una commossa Joyce.
1952: foto passaporto di papà Giustino DiMascio.
Joyce ha iniziato poi a lavorare assieme a Paolo Totaro, il Founding Chairman della NSW Ethnic Affairs Commission; un'esperienza che a suo dire è stata determinante per la sua crescita professionale.
Il lavoro con Paolo mi ha forgiata, ha dato colore a tutta la mia vitaJoyce DiMascio
"Ho lavorato poi come addetta stampa dell'ex Premier del NSW Neville Wran negli anni Ottanta, e questo mi ha dato una preparazione molto valida", precisa Joyce, che dopo aver continuato a lavorare per il governo statale nel settore del turismo - ma anche per Tourism Australia - ha deciso di tornare alla scrittura, motivata dalla pausa imposta dalla pandemia.
1984: Joyce (seconda da destra nella foto) all’incontro del Premier Neville Wran con la Ethnic Press al Parlamento del NSW.
"Adesso lavoro in modo diverso. Preferisco scrivere, adesso faccio consulenze in communication e business."
Ascolta la prima parte della storia di Joyce DiMascio cliccando 'play' in alto
1959: Joyce (la piu’ piccola seduta in prima fila) ad un matrimonio.
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02/04/202215:44