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A Melbourne sono le prime ore di lunedì 20 marzo 2023: grazie al successo per 4-1 in trasferta sul Canicattì, il Catania calcio ottiene l'aritmetica promozione in Serie C con sei giornate di anticipo sulla fine del campionato.
La formazione guidata da Giovanni Ferraro ha appena conquistato la 24ma vittoria su 28 partite e, a 15.760km dallo stadio Esseneto di Agrigento, un centinaio di tifosi rossoazzurri festeggia il ritorno degli etnei tra i professionisti.
Sono gli . Un manipolo di temerari, decine di appassionati che hanno sfidato il fuso orario per seguire in piena notte i match della loro squadra del cuore.
Tra gli irriducibili c'è anche un uomo nato a Melbourne il 7 novembre del 1978, da genitori siciliani emigrati in Australia oltre 60 anni fa: si chiama Ross Pelligra, è a capo di un gruppo imprenditoriale con interessi nel settore edile e con un giro d'affari da 6 miliardi di dollari, e nel giugno scorso ha acquistato il Catania, diventandone il presidente.
Il teatro della festa degli Elephants è proprio un salone dei suoi uffici, nel CBD della capitale del Victoria.
Ross Pelligra assieme a Mark Bresciano ai tifosi riuniti di notte nei suoi uffici di Melbourne per guardare le partite del Catania
"Così, quando si è creata l'opportunità, ho trascorso ore davanti a Youtube per farmi un'idea, e alla fine mi hanno convinto la passione e il senso di appartenenza che i tifosi del Catania mostrano nei confonti del loro team".
Il club etneo, che nella sua storia ha disputato 17 volte il campionato di Serie A, nell'ultimo decennio aveva imboccato una parabola discendente. Prima la retrocessione in B nel '13-'14, poi quella in Lega Pro per illecito sportivo e infine, il 22 dicembre del '21 la bancarotta, il fallimento e il declassamento tra i dilettanti.
Un'immagine della formazione del Catania Ssd nella stagione 22/23 Credit: FILIPPO GALTIERI
Il 24 giugno del 2022 il titolo sportivo del Catania è stato perciò rilevato dalla nuova società. Al suo fianco, Ross ha voluto collaboratori di prestigio come due icone italoaustraliane del calcio: Vince Grella e Mark Bresciano.
"Non penso di essere l'esperto, mi piace ascoltare chi ne sa più di me. Vince è quello che decide", spiega Pelligra.
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Per tutti Ross, all'anagrafe Pelligra figura come Rosario, esattamente come il nonno paterno emigrato in Australia negli anni Cinquanta da Solarino, in provincia di Siracusa. In quella zona, per la precisione a Floridia, ci sono sono anche le radici materne della famiglia.
"Come molti figli e nipoti di immigrati sono cresciuto a Melbourne portando avanti le vecchie tradizioni, dalla preparazione del salame a quella della passata di pomodoro. In questo sono diverso rispetto ai miei coetanei nati e cresciuti in Italia, anche per come parlo la lingua", racconta Ross a SBS Italian.
Discorso a parte per la passione per il calcio, quella che lo ha portato ad imbarcarsi in un'avventura sportiva, imprenditoriale e umana che non aveva mai vissuto prima.
Ross Pelligra davanti alla curva dei tifosi del Catania
Nell'organigramma societario degli etnei figura per questo Mark Bresciano, ex idolo dei Socceroos che da giocatore ha difeso a lungo i colori dei rivali del Palermo.
E nel consiglio di amministrazione c'è un'altra vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Vince Grella che ha indossato le maglie di Empoli, Parma e Torino e che è stato poi l'artefice di tanti trasferimenti di calciatori dall'Italia all'Australia, non ultimi quello di Maccarone e di Diamanti.
Un'immagina dei tifosi rossoazzurri della curva Nord dello stadio Massimino, nel quartiere catanese di Cibali
Su 28 gare, 24 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, alla sedicesima giornata contro il Santa Maria. Ma a parte quel k.o., il club ha travolto tutti gli avversari e ha tagliato il traguardo della promozione a marzo.
Potrei staccare un assegno da 100 milioni di euro e arriveremmo in Serie A domani, ma voglio seguire un progetto sostenibile nel lungo periodoRoss Pelligra, presidente del Catania
"Pensavo che saremmo saliti in C, ma non con questo anticipo sulla tabella di marcia", ammette Ross.
A questo punto, l'entusiasmo nel capoluogo etneo è palpable e coinvolge Pelligra in modi diversi. "Mi piace camminare, osservare la città, mescolarmi tra la gente, ascoltare le opinioni degli altri. Quando mi riconoscono mi chiedono sempre di scattare cinquanta selfie".
E visto che a grande impegno e a grandi potenzialità corrispondono sempre grandi responsabilità e aspettative, la prima è quella di rispondere alle domande e ai sogni dei tifosi, i quali gli rivolgono sempre, inderogabilmente, una domanda. Ovvero: "Il club tornerà in Serie A?". "Of course", risponde a tutti Ross.
Ascolta la versione integrale in inglese dell'intervista al presidente del Catania
Ross Pelligra interview with SBS Italian - ENGLISH
35:02
Sono pochi gli esempi di società virtuose, perché il calcio professionistico tende a prosciugare le risorse di chi mette soldi: i grandi club hanno bilanci in rosso per centinaia di milioni di euro all'anno, e il sistema-calcio italiano ha perso 3.4 miliardi di euro negli ultimi 10 anni.
L'esposizione mediatica offre ai proprietari un ritorno di altro tipo, sotto il profilo dell'immagine e della notorietà, oltre ad un accesso diretto alle istituzioni locali, che poi possono appoggiare e favorire altri investimenti.
Ross Pelligra (al centro) assieme agli Elephants - il club di tifosi australiani del Catania
"Potrei staccare un assegno da 100 milioni di euro per portare il club in Serie A domani stesso, ma non è questa l'intenzione o la via che vogliamo intraprendere. Vogliamo sposare un modello sostenibile". Che è un obiettivo più facile da dire che da perseguire.
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"Investiremo nel vivaio per coniugare due aspetti: quello tecnico-tattico e quello identitario. Cioè sin dalle giovanili tutte le formazioni seguiranno la stessa impostazione, e poi coltivando e farendo crescere giovani calciatori locali alla lunga la squadra sarà sempre più l'espressione della città".
Insomma, un po' Ajax e un po' Athletic Bilbao. Magari anche con un nuovo stadio, visto che l'edilizia rappresenta il cuore delle attività del gruppo Pelligra.
Vogliamo seguire un modello che produca frutti nei prossimi 20-30-40 anniRoss Pelligra
Pelligra spiega che il progetto è quello di creare una squadra di Serie A che diventi l'orgoglio del sud a partire dai ragazzini etnei, mettendo in piedi progetti mirati per chi vive nei quartieri periferici più disagiati. Un progetto che contempla anche investimenti nella squadra femminile e a favore dei disabili.
Anche se l'obiettivo nel breve e nel medio termine è quello inquadrato più o meno da tutti, ovvero il ritorno in Serie A entro sei anni, visto che nel 2029 il Catania celebrerà il centenario della sua fondazione.
Ross Pelligra nella nostra redazione assieme a Filippo Tinnirello, co-fondatore degli Elephants, il Catania Club d'Australia
Il Catania targato Pelligra ha fornito ai siciliani Down Under un pretesto per riunirsi, e nel settembre scorso ha visto la luce un club di tifosi, ribattezzato Elephants, che col passare del tempo ha raccolto adesioni, iscritti e centinaia followers in tutta Australia.
Non solo gli Elephants hanno avuto la possibilità di riunirsi una volta a settimana, in piena notte, per guardare le partite dei rossoazzurri, ma lo hanno fatto assieme al loro presidente, Ross Pelligra.
"La fama del gruppo ha superato l'oceano ed è arrivata in Sicilia", spiega Filippo Tinnirello, co-fondatore degli Elephants.
Con la speranza di riveder le stelle.
Rosario 'Ross' Pelligra portato in trionfo dai giocatori del Catania, società della quale è diventato presidente nel luglio 2022