La mattina di 10 anni fa, Parigi fu sconvolta dall'attentato di matrice islamista nella sede di Charlie Hebdo: due uomini armati di fucili AK-47 entrarono nella redazione del periodico satirico e spararono contro i giornalisti.
Nell'azione terroristica - poi rivendicata dalla branca yemenita di Al-Qaeda - morirono 12 persone e ne rimasero ferite altre undici.
Clicca il tasto 'play' in alto per ascoltare il nostro servizio sul decimo anniversario degli attentati a Charlie Hebdo
Un'immagine dello stato di emergenza in Francia seguito agli attacchi del 2015 a Parigi Credit: Guillaume Horcajuelo/EPA
"Nel weekend successivo, in tutta la Francia scesero in piazza 4 milioni di persone, la metà delle quali a Parigi. Fu la più imponente mobilitazione popolare del Dopoguerra in Europa", ricorda il giornalista Giampiero Martinotti.
In tutta la Francia scesero in piazza 4 milioni di persone, la metà delle quali a ParigiGiampiero Martinotti, giornalista
Alle commemorazioni parteciparono non solo i capi di Stato e di governo occidentali, ma anche il Ministro degli esteri russo e il leader palestinese Abu Mazen.
In tutto il mondo, milioni di persone scesero in strada per ribadire il sostegno alla libertà di stampa e di espressione, e il simbolo di quei giorni divenne lo slogan "Je suis Charlie". Ma non mancarono i dibattiti sul confine tra satira e offesa, in un'epoca di crescenti tensioni interetniche e interreligiose.
Il vignettista Stephane Charbonnier, meglio conosciuto come Charb, direttore di Charlie Hebdo, ucciso nell'attacco del 2015 Credit: AP
Dopodiché, il 13 novembre di quello stesso 2015, Parigi visse un'altra notte di terrore - con l'attentato al teatro Bataclan - nella quale morirono 130 persone.
La Francia era vulnerabile a causa del contesto internazionale, con lo scoppio della guerra civile in Siria. Ma i servizi segreti non furono esenti da colpeGiampiero Martinotti
Il presidente François Hollande dichiarò lo stato di emergenza e la Francia chiuse le frontiere.
Oggi, a distanza di 10 anni, lo spettro degli attentati di matrice islamista è tornato a materializzarsi sotto forma di episodi analoghi avvenuti nelle ultime settimane a Magdeburgo e a New Orleans.
La copertina di Charlie Hebdo del 13 gennaio 2015, 6 giorni dopo l'attentato nella sede del periodico Credit: EDDY LEMAISTRE/EPA