"Da bambina sono stata molto male, essendo nata con un problema congenito al cuore", racconta Joyce Dimascio, nata in Australia da genitori abruzzesi emigrati down under nei primi Anni Cinquanta.
"Il fatto che a 7 anni mi sono dovuta sottoporre ad un'operazione ha dato un colore nuovo alla mia esistenza. Anche se avevo 7 anni, capivo la gravità della situazione".
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1959: Joyce (la piu’ piccola seduta in prima fila) ad un matrimonio.
"Quella vicenda mi ha insegnato ad apprezzare la vita e quelli che mi stanno attorno, oltre ad avermi fatto apprezzare anche il fatto di vivere in Australia e di poter ricevere cure di livello. Devo la mia vita all'Australia".
Ho imparato ad apprezzare la vita e quelli che ci stanno intornoJoyce Di Mascio
"Pensavo che i miei genitori si fossero trasferiti in Australia per ragioni economiche, invece recentemente ho scoperto che in Italia avevano un terreno che dava lavoro a tante persone e quindi che mio padre aveva deciso di trasferirsi in Australia non per bisogno, ma per cercare l'avventura", rivela Joyce.
"Mio padre era buono, silenzioso, quieto e tranquillo, era un grande amico di tante persone. Si è dato molto da fare per la comunità ed è stato tra i fondatori del Club Marconi. Non era ambizioso, amava la pesca e il calcio, era un tipico grande uomo italiano, che puntava soprattutto a stare bene nella tranquilltà della sua famiglia".
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SBS Italian
27/01/202414:35
"Cerco di avere qualcosa di bello attorno a me tutti i giorni, ma il momento più bello della mia vita forse è stato quando sono diventato mamma due volte".
"Il peggiore è stato perdere mia madre Concetta - che tutti chiamavano Teresa - all'età di 73 anni. Vederla lasciare il mondo è stato un stato un momento molto difficile, molto brutto, per tutti noi, perché mia madre era una donna piena di vita. Era lei il nucleo della famiglia", conclude Joyce.