Frank frequentava l'istituto nautico di Messina con la speranza e l'obiettivo di diventare capitano di coperta, ovvero il caposervizio alle dirette dipendente del comandante. "In realtà, avendo studiato nelle scuole tecniche, mi dissero che avrei potuto lavorare solo nella sala macchina delle navi, per cui dissi a mio padre che non avrei proseguito".
Un giorno proprio suo il padre ricevette la lettera di un caro amico, Filippo Camuti, che viveva a Geelong e che chiese notizie del giovane Francesco. "Ci pensai tutta la notte, dopodiché l'indomani comunicai ai miei genitori la decisione di trasferirmi in Australia".
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"Il tragitto fu divertente, perché con i tanti ragazzi presenti a bordo ballavamo tutte le sere, e fu interessante perché ci fermammo nel canale di Suez, ad Aden, in Sri Lanka e a Fremantle, prima di arrivare a Melbourne", ricorda Frank.
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SBS Italian
03/08/202415:48
Il ragazzo siciliano raggiunse l'amico di famiglia a Geelong, dove cominciò a lavorare per una ditta olandese nella raffineria della Shell. "Mi misero a fare dei lavori pesanti, ai quali non ero abituato", spiega Frank.
"Soffrii molto e tra l'altro con le prime paghe dovetti restituire il denaro al compare di mio padre, il signor Camuti, che tanto aveva fatto per me".
Ho fatto molti mestieri e ho anche sofferto. La mia fortuna è stata frutto del duro lavoroFrank Terranova
Successivamente, Terranova cambiò mestiere e vita: prima si ritrovò a lavorare per un'azienda che realizzava silos per il grano, quindi si trasferì in New South Wales, dove iniziò a collaborare con una ditta di italiani.
"Sul piano lavorativo ho fatto un po' di carriera", sintetizza Frank, che andò a vivere a Clive, in NSW, e divenne lattoniere."Nella vita ho avuto fortuna, ma sempre grazie al duro lavoro".