Via terra o via mare, migranti "rischiano la vita" per raggiungere Ceuta dal Marocco

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Manifestazione a Ceuta per ricordare tutte le vittime sulle frontiere.

L'ASCS ha recentemente iniziato un progetto di supporto in un centro di accoglienza per gli immigrati a Ceuta, gestito dal Secretariados de Migraciones di cui sono responsabili i padri scalabriniani.


"Ceuta e Melilla sono le due enclavi spagnole in territorio marocchino, quindi siamo geograficamente in Africa però appunto politicamente è Unione Europea: sono quindi i confini di terra tra l'Unione Europea e l'Africa", spiega Davide Pignata, responsabile del progetto BORDERS per ASCS, in un'intervista ai microfoni di SBS Italian.

"La frontiera che separa l'Unione Europea e il Marocco sia a Ceuta sia a Melilla è percorsa interamente da una doppia recinzione alta metri per impedire alle persone in movimento di raggiungere l'Unione Europea e di fare domanda di asilo", aggiunge.

Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare l'intervista a Pignata

Questo fa sì che le modalità con cui le persone cercano di raggiungere Ceuta e Melilla siano sempre più pericolose, spiega Pignata.

Alcuni cercano di scavalcare la recinzione, mentre altri cercano di arrivarvi a nuoto, partendo dalle città in Marocco più vicine, "il che però implica un viaggio a nuoto di quattro, cinque, sei, sette ore e molto spesso in condizioni meteorologiche difficili, il che rende l'attraversamento molto pericoloso", spiega Pignata.
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01/03/202408:22
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