M. il figlio del secolo di Antonio Scurati, il romanzo sul fascismo e sulla vita di Benito Mussolini, è stato nettamente il più votato tra i libri inseriti nella cinquina finale dell'edizione 2019 del Premio Strega, ma il risutato ha fatto discutere per gli errori storici contenuti nell'opera.
Il libro di Scurati vola via perché è caratterizzato da uno stile fluido. Ma è davvero accattivante il modo in cui restituisce a tutti noi un periodo storico che ci ha segnato
Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del Corriere della Sera ha attaccato duramente il romanzo per "la mancanza di editing e il modo raffazzonato col quale si è soliti fare molte cose in Italia".
Le critiche al romanzo vincitore hanno contribuito ad alimentare il dibattito e a tenere accesi i riflettori su M., che era già un successo di pubblico prima di ottenere il primo posto in quello che da oltre 70 anni è il più prestigioso premio letterario italiano e che storicamente contribuisce a far triplicare le vendite di un libro.
Il Ninfeo di Villa Giulia, a Roma, ospita la serata finale del Premio Strega Source: Facebook
La serata con la borghesia romana radunata intorno a bottiglie di vino e opere letterarie ricorda La Grande Bellezza dal punto di vista estetico
Ma qual è la storia dello Strega? Perché e come è diventato il più importante del Bel Paese? Quali sono i meccanismi che regolano il voto? Lo abbiamo chiesto a Laura Ganzetti, cuaratrice del blog 'Il tè tostato', che era presente alla serata finale dello Strega, ospitata al Ninfeo di Roma.
Laura Ganzetti - iltetostato.blogspot.com Source: Supplied
