La ventinovesima edizione della COP si sta tenendo in questi giorni a Baku in Azerbaigian e terminerà venerdì 22 novembre.
Il summit quest'anno è stato circondato dall'incertezza, non solo per quanto riguarda le critiche rivolte al Paese ospitante che per diversi motivi è ritenuto da molti inadeguato a farlo, ma anche per la rielezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti.
Monica Ellena, capo della comunicazione del centro per la giustizia climatica per , spiega come "i negoziati della Conferenza delle Parti (COP29) quest'anno sono concentrati sulla finanza climatica".
Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare l'intervista
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
COP29, una lettera che chiede risultati
SBS Italian
18/11/202407:02
L'intento è quello di arrivare a definire "quanto denaro per il clima fluirà dai ricchi del mondo verso i Paesi in via di sviluppo".
Si tratta in realtà di giustizia climatica: si tratta di sostenere, da parte dei Paesi sviluppati, i Paesi in via di sviluppo che subiscono l'impatto del cambiamento climatico pur non avendo contribuito alle sue cause.Monica Ellena
Ellena descrive come l'obiettivo di decuplicare le risorse destinate al sostegno dei Paesi meno sviluppati può sembrare ambizioso, ma è suffragato dai dati più recenti sulle esigenze finanziarie che le sfide climatiche pongono oggi.
"Siamo ancora molto lontani da un accordo", confessa Ellena. "La speranza è che l'accordo raggiunga i 1.000 miliardi richiesti dalla società civile, che è il denaro necessario".
Monica Ellena, capo della comunicazione del centro per la giustizia climatica per Care International