In questo episodio scopriamo che:
- C’è chi ama i libri ma anche chi li brucia
- I carrieristi scarseggiano tra i detective mediterranei
- Il meticciato contraddistingue molti di questi personaggi
I detective dei gialli mediterranei condividono alcuni tratti comuni e ricorrenti, spiega Barbara Pezzotti. Sono soprattutto uomini (ma c'è anche qualche donna), sono onesti, anticonformisti e generalmente controcorrente.
"La maggior parte sono poliziotti, quindi sono inseriti nel sistema, anche se spesso combattono il sistema e le sue distorsioni e le sue ingiustizie", osserva Pezzotti, "amano il loro lavoro - per loro non è tanto un lavoro, quanto proprio una passione dalla quale non riescono a staccarsi - e combattono molto spesso contro la stupidità della burocrazia, l'ingiustizia anche all'interno della polizia, e la corruzione politica".
La corruzione politica è un elemento che torna in tutto il giallo mediterraneoBarbara Pezzotti
Un altro elemento ricorrente è la capacità intellettuale dei detective e il loro interesse per la letteratura, come vediamo ad esempio in Petra Delicado, ex avvocata passata al ruolo di ispettrice.
"Petra è un personaggio molto interessante perché, come il classico detective mediterraneo, arriva un po' alla polizia per caso (...) è una donna di grande educazione, di grande istruzione. Cita tantissimi libri, fa moltissimi riferimenti alla cultura del Mediterraneo, alla cultura latina, alla cultura greca".
E molti di questi detective hanno un'identità ibrida, o per lo meno, come nel caso di Montalbano, una forte apertura verso culture almeno all'apparenza diverse.
"[Montalbano] è un siciliano che trova molta affinità con le altre culture del Mediterraneo, trova un livello di comunicazione proprio linguistica con immigrati algerini, per esempio, tunisini, e si trova più in sintonia con questo tipo di cultura che non con la cultura del Nord", commenta Pezzotti.
Ascolta l'episodio per scoprire le peculiarità dei personaggi dei gialli mediterranei.
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