Diventare dentista in Australia passando per l'India, la storia di Roberta

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Dopo la laurea in Italia, Roberta Vodola è arrivata Down Under per trascorrere un anno e migliorare il suo inglese, ma la sua curiosità e la voglia di mettersi alla prova l'hanno spinta a cercare un'opportunità lavorativa nel suo settore.


Roberta è arrivata in Australia nel febbraio del 2014 con un Working Holiday Visa, con il grande obiettivo di perfezionare la padronanza della lingua inglese e fare un'esperienza di vita lontano dall'Italia.

"Poco dopo essermi laureata in odontoiatria, prima di essere bloccata in un contratto di lavoro, mi sono detta: perché non andare all'estero a fare esperienza? L'Australia è stata frutto di casualità", ricorda Roberta ai microfoni di SBS Italian.

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Una foto di Roberta relativo al periodo in cui ha lavorato in farm per rinnovare il suo working holiday visa. Credit: Roberta Vodola
Dopo un primo anno passato tra lavori occasionali e nelle farm per rinnovare il visto, la giovane originaria della Basilicata ha deciso di fermarsi in Australia un altro anno, questa volta cercando di lavorare nel settore per cui si era laureata.

"All'inizio cercavo lavori come assistente dentale, perché non mi fidavo del mio inglese tecnico. Così nascondevo nel mio curriculum il fatto di essere laureata", confessa ai nostri microfoni Roberta.
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Roberta nel suo primo impiego da dentista. Credit: Roberta Vodola
Dopo un periodo di ricerca, Roberta ha ottenuto un impiego in uno studio appena inaugurato, inizialmente con l'idea di restarci per sei mesi. Alla fine, vi è rimasta per cinque anni.

Il percorso per ottenere il riconoscimento della laurea in Australia, al contrario, si è rivelato estremamente complesso e ricco di ostacoli.
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Roberta ha conseguito la licenza dentale nel 2019, un traguardo significativo che ha sancito il riconoscimento ufficiale della sua formazione e competenza professionale in Australia. Credit: Roberta Vodola
Per convalidare la sua laurea, Roberta ha dovuto affrontare tre esami distinti: uno riguardante la verifica e l'approvazione della documentazione accademica, uno scritto per valutare le sue conoscenze teoriche e uno pratico per dimostrare le sue competenze cliniche.

"Ogni step è molto duro e può richiedere tanto tempo: per inviare i documenti italiani ci ho messo 11 mesi, perché ogni volta mancava qualche pezzo. Per l'esame pratico, invece, sono andata addirittura in India per prepararmi", racconta Roberta, ricordando quel periodo come uno dei più difficili del suo percorso per restare in Australia.
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Roberta, nel 2022, durante la cerimonia di concessione della cittadinanza australiana. Credit: Roberta Vodola
Un percorso di convalida della laurea che ha messo a dura prova la determinazione e la resilienza di Roberta.

"Ti ritrovi immersa in un processo in cui hai già investito tanto, sia in termini di tempo che di denaro, e non puoi più tornare indietro. Nel mio caso, poi, sapevo di voler rimanere in Australia, e quella rappresentava l’unica via per poter esercitare la professione per cui mi ero laureata in Italia", conclude Roberta, evidenziando come, di fronte a sfide così impegnative, sia fondamentale avere chiaro il proprio "perché" per poter andare avanti con forza e motivazione.
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18/11/202414:39
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