Enoteca Sileno, oltre 70 anni di prodotti italiani a Melbourne

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Enoteca SIleno compie 70 anni. Credit: SBS

Dai biscotti per bambini alle macchine da scrivere: Enoteca Sileno ha importato prodotti italiani dal 1953 a oggi, raccontando un pezzo di storia della comunità italiana in Australia.


"Mio suocero non trovava niente a Melbourne, l'unico posto che c'era per bere un caffè era sulle navi che portavano gli emigranti in Australia", ci racconta John Portelli accogliendoci all'ingresso di Enoteca Sileno.

L'azienda ha festeggiato i 70 anni di attività a dicembre 2023.

Enoteca Sileno venne fondata dal dal suocero di John, Luigi Di Santo detto Gino, che nel 1953 iniziò la sua attività di importatore di prodotti dall'Italia, dai biscotti Plasmon alle macchine da cucire elettriche Borletti.
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Il fondatore di Enoteca Sileno Luigi Di Santo. Credit: John Portelli
"Gino si accorse che che c'era una popolazione di migranti a cui mancavano i prodotti e iniziò a comprare le licenze per le importazioni", spiega John mentre ci porta a vedere l'interno di Enoteca.
Gino era bravissimo nel marketing
John Portelli
Erano altri tempi, come ci mostra la storia del suo tentativo di portare la prima macchina da espresso Gaggia.

Gino Di Santo aveva chiesto un incontro in Italia, ma per lui l'unico modo di andarci era in nave. Nel frattempo la famiglia Bankroft, che aveva più disponibilità economiche, si era recata in Italia in aereo e aveva concluso il contratto con Gaggia.

Ascolta l'intervista a John Portelli cliccando il tasto 'play' in alto

Al suo arrivo, dopo settimane in nave, Di Santo si sentì dire da Gaggia che avevano cercato di contattarlo senza successo, perché essendo in mare era isolato e fuori da ogni tipo di comunicazione.

Di Santo però non si arrese e concluse un contratto con Cimbali, portando quindi in Australia un altro marchio per la prima volta.
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L'interno di Enoteca Sileno oggi. Credit: SBS
E poi con gli anni macchine da scrivere Olivetti, panettoni, olio extra-vergine, aceto balsamico e vini.

E anche esportazioni: negli anni '60 Di Santo esportava la Swan beer, vista come una novità da Down Under, che veniva consegnata porta a porta.

"Mio suocero guidava migliaia di chilometri in Italia, e spuntava alle cantine per conoscere i produttori e stabilire un legame. Lui girava tutta l'Italia visto che i prodotti nuovi non si trovano solo nelle fiere", racconta John.

Da anni il timone dell'azienda è passato alla figlia Rosemary e a suo marito John Portelli.
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John e Rosemary Portelli. Credit: John Portelli
John per 17 anni aveva lavorato nel settore dell'esportazione e del cibo e quando, dopo il matrimonio, Gino gli chiese che intenzioni avesse per il suo futuro, decise di entrare nell'azienda famigliare.

Dopo la scomparsa di Gino, John ha aumentato le sue responsabilità, continuando la tradizione del suocero.
Il bello è che io ho legami non soltanto con gli esportatori contattati da mio suocero, ma anche con i loro figli e nipoti
John Portelli
Dall'inizio dell'attività di Di Santo nel '53 bisogna arrivare all'inizio degli anni '80 per l'apertura del negozio in Amess Street a Carlton North. Si trattava di una casa single front, che poneva sfide logistiche non indifferenti per lo spazio ridotto.
Amo quello che facciamo, ce l'ho nel sangue. Sono 50 anni che facciamo questo lavoro, mia moglie ci è nata nell'azienda
John Portelli
Tant'è che 20 anni fa, John e sua moglie Rosemary con l'acquisto di un pub malandato diedero vita alla nuova fase di Enoteca Sileno: dopo la ristrutturazione, l'inconfondibile edificio dal colore rosso spagnoleggiante è diventato un punto di riferimento per Lygon street.

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