Gaza, la tregua appesa ad un filo

Cars and pedestrians move along a road amid widespread destruction caused by the Israeli military's ground and air offensive against Hamas in Gaza City's Jabaliya refugee camp, Friday, Feb. 7, 2025

Distruzione diffusa causata dall'offensiva aerea e terrestre militare israeliana contro Hamas nel campo profughi di Jabalia a Gaza City, venerdì 7 febbraio 2025 Source: AP / Jehad Alshrafi/AP/AAP Photos

La tregua iniziata il 19 gennaio scorso potrebbe terminare tra due giorni, e nel braccio di ferro tra Hamas e Israele "rischiano di essere stritolati i civili palestinesi e le famiglie degli ostaggi israeliani".


Israele ha minacciato di interrompere la tregua a Gaza se Hamas non provvederà alla liberazione degli ostaggi che era prevista per sabato prossimo 15 febbraio.

Questa è la reazione che il governo guidato da Benjamin Netanyahu ha opposto alla decisione di Hamas di sospendere i rilasci svoltisi più volte nelle ultime settimane, avvenuti nella Striscia di Gaza in cambio della liberazione di centinaia di detenuti palestinesi.
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10/02/202511:33
In questo scontro si è inserito il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha dichiarato che "sarà l’inferno a Gaza" se davvero Hamas non procederà alla riconsegna degli ostaggi israeliani
Siamo in una fase molto difficile con una distanza che è siderale tra israeliani e palestinesi. Purtroppo, le spinte che arrivano dall'esterno (...) sembrano soffiare sul fuoco.
Michele Giorgio, giornalista
Per Michele Giorgio, corrispondente per il Medio Oriente del quotidiano il Manifesto, si tratta di una "situazione estremamente complicata, che potrebbe davvero sfociare in una nuova guerra, in una nuova offensiva israeliana, alla quale potrebbero partecipare persino gli Stati Uniti".

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