Una settimana fa, il ministro della Difesa Israel Katz aveva dichiarato che l'accordo tra Tel Aviv e Hamas sul cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi "non era mai stato così vicino".
In realtà, nel pomeriggio di domenica una nuova serie di bombardamenti sulla Striscia ha provocato la morte di 28 persone tra le quali 5 bambini.
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Quell'ottimismo sbandierato la settimana scorsa era strategico o sono intervenuti nuovi elementi che hanno impedito l'esito positivo dei negoziati? Lo abbiamo chiesto al giornalista Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto da Gerusalemme.
La condanna delle violenze da parte del Pontefice ha lasciato il segnoMichele Giorgio
Dopo i nuovi attacchi, anche il Papa è tornato a tuonare contro le violenze in corso a Gaza. "Le parole del Pontefice hanno lasciato il segno e Israele ha velocizzato le procedure per autorizzare il cardinale Pizzaballa a visitare i 1300 cristiani della Striscia per celebrare la messa di Natale".
Per il secondo anno consecutivo, però, il conflitto nella regione avrà ripercussioni anche sulla quantità e sulla qualità delle celebrazioni in Terra Santa, da Betlemme a Gerusalemme fino a Betlemme. "Purtroppo questo Natale non sarà diverso da quello dell'anno scorso e per solidarietà in città non ci sarano festeggiamenti", conclude Michele Giorgio.
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SBS Italian
07/10/202422:57