La nuova Siria

An opposition fighter steps on a broken bust of the late Syrian President Hafez Assad in Damascus, Syria, on Sunday Dec. 8, 2024.

Un combattente dell'opposizione calpesta un busto rotto dell'ex presidente siriano Hafez al-Assad a Damasco, Siria, domenica 8 dicembre 2024. Source: AP / Hussein Malla/AP/AAP Photos

Meno di due settimane sono bastate a spazzar via un regime che da decenni, prima con Hafez al-Assad e poi con il figlio Bashar, ha regnato a Damasco tra molteplici denunce di violazioni dei diritti umani. Come è potuto accadere e quale futuro si prospetta ora per la Siria?


"Assad dal 2011 non è mai stato saldo al potere", spiega ai microfoni di SBS Italian la giornalista e corrispondente di guerra Francesca Borri.

"Assad è rimasto al potere tutti questi anni solo ed esclusivamente perché aveva Hezbollah sul terreno e la Russia, con i bombardamenti dall'alto".

Borri ricorda quando ad Aleppo nel 2012 fu testimone dell'arrivo delle truppe del gruppo militante sciita libanese, e "lì si è avuta la prima svolta della guerra".

Ascolta l'analisi della giornalista Francesca Borri cliccando sul tasto "play" in alto

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Siria, dopo oltre cinquant'anni il regime Assad crolla in pochi giorni

SBS Italian

09/12/202410:12
"Con Hezbollah in crisi e impegnato in Libano e con la Russia impegnata in Ucraina, era ovvio che Assad sarebbe caduto rapidamente", riflette Borri.

Nonostante le preoccupazioni che derivano dalla natura islamista e qaedista dei rivoluzionari siriani, ora nel Paese prevale l'ottimismo, o se non altro il sollievo per la fine del regime degli Assad.
Mentre alla caduta di Kabul gli afgani si sono precipitati in aeroporto, i siriani non solo sono rimasti ma stanno tornando.
Francesca Borri, giornalista
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