"Christopher non doveva morire": la battaglia di mamma Patrizia

The Cassaniti family

La famiglia Cassaniti festeggia il diciottesimo compleanno di Christopher (al centro): alla sua sinistra i fratelli Michael e Adriano, alla sua destra mamma Patrizia e papà Robert.

Lunedì 1 aprile 2019 Christopher Cassaniti è stato travolto da un'impalcatura nel cantiere in cui lavorava. Da allora sua madre Patrizia dirige una fondazione per assistere chi attraversa situazioni simili e lotta affinché questo non accada più.


Quel giorno Patrizia Cassaniti era a casa, non nel cantiere in cui lavorava suo figlio Christopher ed in cui lei, normalmente, provvedeva a fornire bevande e spuntini agli operai.

"Oggi puoi andare da solo", gli aveva detto ed ora era possibile: tre giorni prima Christopher aveva ritirato la sua prima automobile, in una settimana che era stata bellissima per Christopher.

Dopo aver compiuto i 18 anni il mercoledì, il venerdì era arrivata l'auto, ed il sabato la famiglia lo aveva festeggiato.

Patrizia aveva scelto il lunedì successivo di prendersi un giorno libero, per pulire la casa dopo la grande festa. Quando salutò suo figlio quella mattina, non sapeva che sarebbe stata l'ultima volta.
Christopher Cassaniti
Christopher Cassaniti al lavoro.
Alle 12.15 di lunedì 1 aprile 2019 Christopher Cassaniti fu travolto da un'enorme impalcatura.

"La rabbia mi consuma", racconta Patrizia Cassaniti ai microfoni di SBS Italian, ricordando però come abbia dovuto farsi forza, anche per sostenere suo marito ed i suoi figli nell'affrontare questo dolore inenarrabile, "la mamma è importante nella famiglia".
La forza l'ho dovuta trovare, per fare cose che certe volte chiedo anche a me stessa come posso fare.
Patrizia Cassaniti
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"Era davvero un angelo in questo mondo", così Patrizia ricorda il figlio. "Entrava in una stanza e faceva sorridere tutti; anche la nostra famiglia l'ha chiamato the best of us. Quando è successa questa tragedia, la famiglia è crollata".

"Per cinque anni ho fatto la lotta con il governo", spiega Patrizia, che ha contribuito a far sì che anche in New South Wales, ultimo stato in Australia, venisse istituito nel 2024 il reato di industrial manslaughter, al termine di una campagna per quella che lei ha chiamato Christopher's Law, la legge di Christopher.

Ora il New South Wales ha alcune tra le leggi più severe in Australia e chi è colpevole di omicidio colposo per la violazione delle norme di sicurezza sul lavoro rischia fino a 20 milioni di dollari di multa e fino a 25 anni di carcere.
Non solo mio figlio, nessuno deve andare al lavoro e morire.
Patrizia Cassaniti
"Il dolore è grandissimo, quello non andrà mai via", confessa Patrizia, "lui portava tanta gioia".

Patrizia Cassaniti continua a lavorare attraverso la fondazione , offrendo un aiuto immediato a chi perde un familiare sul lavoro e si trova così senza un reddito, e intervendo a conferenze ed eventi per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Se io posso aiutare qualcuno ad andare al lavoro più sicuro e posso aiutarlo ad andare a casa ogni giorno... quello è il mio lavoro, che faccio in onore di Christopher. Lo faccio per lui. È questo che mi dà la gioia.
Patrizia Cassaniti
Patrizia Cassaniti
Patrizia Cassaniti
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