"Ci sono aerei che passano solo una volta nella vita, ed è giusto prenderli"

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Alessia Pozzi nella cabina di pilotaggio di un aereo.

La storia di immigrazione di Alessia Pozzi, 30enne ingegnere civile bolognese che si occupa di pianificazione aeroportuale.


La passione per Daniel Ricciardo e per l'automobilismo l'hanno portata per la prima volta in Australia, dove Alessia Pozzi si è immediatamente innamorata di Melbourne.

Era il 2019, e all'allora 25enne bolognese - neolaureata in ingegneria civile - erano bastati l'atmosfera del Gran Premio di Formula 1 e cinque giorni nella capitale del Victoria per esclamare: "questa città mi piace tantissimo, io qui ci voglio venire a vivere!".

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La "proposta" di Alessia Pozzi a Daniel Ricciardo (con la benedizione di papà) durante il Gran Premio d'Australia di Formula 1 del 2019, e il selfie dell'ingegnere civile bolognese col pilota italo-australiano.
Rientrata in Italia dopo un viaggio di tre settimane in giro per l'Australia con il padre, Alessia ha iniziato un tirocinio post laurea presso un'azienda emiliana nel settore aeroportuale.

Ma ormai la ragazza originaria di Casalecchio di Reno aveva deciso che nel futuro ci sarebbe stata la terra dei canguri e che avrebbe fatto il possibile per trasferirsi a Melbourne.
Con Melbourne è stato amore a prima vista, non penso che tornerò a vivere in Italia.
Alessia Pozzi
"D'altra parte i miei genitori hanno sempre spinto me e le mie due sorelle a lasciare l'Italia, dicendo che era un Paese senza futuro", racconta Alessia Pozzi a SBS Italian.

"Contemporaneamente, ho cominciato a fare domande e compilare job application con aziende melburniane, finché una, una solo, ha risposto".
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Alessia Pozzi davanti alla skyline del centro di Melbourne.
"Ho fatto un colloquio con il vice presidente dell'azienda e - nonostante il mio inglese fosse perfezionabile - dopo sei mesi sono partita con un biglietto di solo andata per l'Australia", ricorda sorridendo.

Nel frattempo l'amore per Melbourne non si era affievolito, anzi.

"Venendo da un ambiente lavorativo italiano ho trovato un'altra cultura e un'altra mentalità che mi sono piaciute molto", spiega. "Non me l'aspettavo, è stato quasi uno shock". Positivo, ovviamente.
Il primo contatto con il mondo del lavoro australiano è stato quasi uno shock, in positivo
Alessia Pozzi
"Tanto è che dopo tre settimane ho mandato un messaggio a mia madre, scrivendole: 'Io in Italia non ci torno più'", rivela Alessia.

Purtroppo però, lo scoppio della pandemia ha tagliato le gambe al suo settore, e il 31 marzo 2020 Alessia si è ritrovata senza lavoro.
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Alessia a Londra assieme al compagno, Aaron.
"A quel punto ero nel panico, perché volevo rimanere. Ero determinata a restare in Australia e non importava il mezzo, ma il fine. Quindi non mi restava che rimboccarmi le maniche", ricorda Alessia.

"In previsione di un visto o di uno sponsor mi sono impegnata nello studio dell'IELTS. Ma, a causa del Covid, la sfida di trovare uno sponsor nel mio settore è diventata ancora più grande".
Proprio allo scadere del mio working holiday è arrivata la proposta di un'azienda
Alessia Pozzi ha continuato ad inviare candidature, e proprio alla scadenza del suo visto working holiday, un'azienda per la quale in precedenza aveva fatto 9 domande di lavoro le ha finalmente risposto.

"Ricordo che era il 4 settembre 2020: venerdì ho fatto il colloquio e lunedì ho ricevuto la chiamata con la quale mi hanno chiesto di cominciare immediatamente, perché mi volevano subito a bordo. Evidentemente so vendermi bene", sorride.
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SBS Italian

27/02/202313:36
Alessia Pozzi, che lavora come ingegnere civile per un'azienda di consulenza, si occupa di pianificare quel che succede nel breve, medio e lungo periodo in un aeroporto o in una compagnia aerea.

Tramite l'azienda che l'ha assunta, la 30enne bolognese ha ottenuto uno sponsor che le ha consentito di rimanere in Australia senza passare per il partner visa.

"Avevo deciso che non avrei lavorato nelle farm e che non mi sarei appoggiata al mio compagno Aaron, che ho conosciuto nel marzo 2020 e che mi ha sempre garantito il suo aiuto. Nonostante lui fosse propenso, ho preferito fare tutto da me".
Avrei potuto fare il partner visa, ma ho preferito fare tutto da me e restare in Australia solo con le mie forze
Alessia Pozzi
"Il mio fidanzato è stato cruciale: mi ha dato la carica mi ha sempre garantito il suo sostegno... io non volevo perderlo, ho fatto il possibile per rimanere a Melbourne e alla fine ce l'ho fatta", dice Alessia.

"Sono stati fondamentali anche il supporto dei miei genitori, che hanno sempre dato a me e alle mie sorelle la libertà di inseguire i miei sogni e i mezzi per coronarli. Senza di loro e senza le mie sorelle non ce l'avrei fatta", riflette la 30enne emiliana.
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Alessia Pozzi a Brighton
A maggio del '22 Alessia Pozzi ha finalmente fatto domanda per la residenza permanente australiana, che le è stata accordata il 15 gennaio del '23.

"La mia esperienza con i visti è stata abbastanza turbolenta, al di là dello sponsor, non è una passeggiata. Ma ci sono aerei che passano solo una volta nella vita, ed è giusto prenderli".
La luna di miele con l'Australia prosegue: credo di aver trovato il posto nel quale vivere il resto della mia vita
"Per ora la luna di miele con Melbourne, con Aaron e con l'Australia prosegue: apprezzo la società australiana e amo il mio lavoro. Non ho ancora visti aspetti negativi".

Ma in tutto questo... Daniel Ricciardo è consapevole del ruolo che ha rivestito nella sua vita?

"Non lo so! So solo che il mio compagno è molto contento: se invece di essere australiano fosse stato - che ne so - canadese - forse adesso non sarei qui", conclude Alessia.
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Alessia Pozzi negli studi di radio SBS (Dario Castaldo - SBS Italian)
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