"Il Nullarbor è la zona che mi preoccupa di più"

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Omar Di Felice Credit: ELISA RANEY

Omar Di Felice, ultracyclist italiano, si prepara ad attraversare l'Australia da Perth a Sydney in bicicletta. Il 16 marzo partirà per un viaggio che lo porterà nel Nullarbor Plain, una vasta area desertica nota per la sua aridità e la mancanza di punti di rifornimento.


L'ultracycling, una disciplina che va oltre le tradizionali competizioni ciclistiche, richiede resistenza, determinazione e una profonda connessione con la bicicletta.

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Il percorso che seguirà Omar Di Felice Credit: Courtesy of Omar Di Felice
Omar Di Felice, noto per le sue imprese estreme in luoghi come l'Antartide e l'Artico, ha deciso di affrontare questa nuova sfida per testare i propri limiti e portare attenzione sui temi ambientali.

Partendo da Perth, lungo la costa occidentale dell'Australia, Di Felice si avventurerà nell'imponente Nullarbor Plain, una vasta area desertica nota per la sua aridità e la mancanza di punti di rifornimento.

Affrontando temperature estreme e la solitudine del deserto, l'atleta italiano dovrà fare affidamento sulla sua determinazione e sulle risorse che porterà con sé.

"Il Nullarbor è la zona che mi preoccupa maggiormente. Sto cercando di studiare la regione e sarà dura. Non sarà possibile trovare nessun tipo di rifornimento e sarà molto difficile anche la gestione delle risorse idriche", commenta Omar ai microfoni di SBS Italian.
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Omar Di Felice durante la sua avventura in Islanda Credit: Courtesy of Omar Di Felice
Il percorso prevede anche l'attraversamento delle Alpi australiane, una catena montuosa che rappresenta una sfida significativa per ogni ciclista. Tuttavia "è la parte che stuzzica maggiormente la mia curiosità", continua Omar.
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"Anche passare la notte all'aperto, non conoscendo il territorio australiano, mi preoccupa un pochino. È la parte che muove un pò più le mie paure", ammette.

Oltre alla competizione fisica, Omar ha un altro obiettivo in mente: sensibilizzare sul cambiamento climatico.

"Ho lanciato il progetto Bike to One Point Five. 1,5 è il dato numerico che gli scienziati ci danno e ci dicono dovrebbe essere il limite massimo a cui dobbiamo tendere in termini di innalzamento delle temperature", conclude.

Attraverso questa iniziativa l'ultracyclist italiano si impegna a educare e ispirare gli altri sulle questioni ambientali, con la speranza di contribuire a un futuro più sostenibile.

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