"Due anni di attesa e 70mila dollari in avvocati, ma ho ottenuto la PR"

Nunzio Pizzorusso e la moglie Caterina Credit: Courtesy of Nunzio Pizzorusso

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Nunzio Pizzorusso, un giovane pugliese che aveva subito un trapianto di cuore in Australia sette anni fa, si sente sollevato per l'ottenimento della residenza permanente ricevuta a metà febbraio: "Mi erano stati richiesti continuamente documenti che avevo già presentato; in due anni ho speso quasi 70mila dollari per i miei visti".

Nunzio Pizzorusso, nativo di Cerignola, era già stato ospite di SBS Italian negli scorsi anni, per una storia legata alla sua salute.

In quella occasione, il giovane pugliese - che lavorava e lavora tuttora come chef - aveva raccontato la sua odissea personale, e del trapianto di cuore che aveva subìto quando si trovava in Australia da pochi anni.

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Oggi Nunzio sta bene: "Lavoro senza problemi, vado in palestra, e mi sono anche sposato!", confessa con orgoglio.

Nunzio si è sposato con Caterina, russa di nascita ma in possesso di cittadinanza australiana, e i due stanno aspettando l'arrivo della piccola Micha Alexandra, una bambina la cui nascita è prevista per maggio.

Oltre alla gioia di diventare padre, la relazione con Caterina ha anche permesso a Nunzio di fare domanda per un partner visa.

E malgrado Nunzio abbia ricevuto la residenza permanente a metà febbraio circa, il percorso per ottenerla è stato davvero travagliato, come ha raccontato ai microfoni di SBS Italian.

La pratica, presentata due anni fa, è stata costantemente rispedita al mittente dal Dipartimento dell'Immigrazione, che a detta di Nunzio "continuava a chiedere una lista di documenti che noi avevamo già presentato varie volte".

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Nunzio sospetta che dietro a questi tempi allungati - per una pratica che, a detta delle stesse autorità, viene risolta per il 90% dei casi in 14 mesi - vi fossero le sue condizioni di salute pregresse.

Quando Nunzio era ancora in attesa di una risposta, aveva raccontato ai microfoni di SBS Italian di non darsi pace: "Ho fatto le visite già cinque volte, e se avevano dei dubbi, perché mi hanno permesso di fare domanda?".

"In tutto, tra avvocati e pratiche, ho già speso circa 70mila dollari", aveva affermato.

Il giovane nativo di Cerignola, che a breve diventerà papà, sogna di aprire un panificio tutto suo.

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