L'indagine annuale sul sistema sanitario in Australia ha messo in evidenza un calo del numero di pazienti che utilizzano Medicare per coprire le spese delle visite mediche.
L'analisi dei dati viene contestata dal ministro della sanità Mark Butler, secondo il quale l'aumento dei finanziamenti governativi ha viceversa incrementato il numero di coloro che ricorrono al cosidetto "bulk billing", ovvero alle fatturazione in blocco dei servizi sanitari.
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Il documento, pubblicato da Cleanbill, ha preso in esame in particolare le cliniche che offrono la fatturazione cumulativa ai nuovi pazienti adulti che non hanno diritto a una concessione e che desiderano una visita.
L'indagine, condotta su un campione di quasi 7.000 pazienti, ha rilevato che nel 2023 il numero è sceso dal 35% al 20%. Allo stesso tempo, il ministro della Salute Mark Butler ritiene che le cifre non rendano l'idea del quadro completo della situazione.
Secondo il ministro della Salute, il numero complessivo di visite con bulk billing è in aumento, grazie - a suo dire - a maggiori investimenti governativi in incentivi per i titolari di carte di credito e per i minori di 16 anni.
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Butler sostiene che, a livello nazionale, nello scorso mese di ottobre il 77% delle visite dei medici di base sia stato oggetto di 'bulk billing'.
Sia l'opposizione che il governo hanno preannunciato che la riduzione dei costi dei servizi sanitari sarà una delle loro priorità in vista delle prossime elezioni federali.