Il 270esimo pontefice della Chiesa cattolica, Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, è il primo Papa nella storia proveniente dagli Stati Uniti e il primo appartenente all’Ordine di Sant’Agostino.
Una figura che, come il nome scelto suggerisce, intende porsi in continuità con l’eredità di Leone XIII, autore della storica enciclica Rerum Novarum, che nel 1891 pose le basi della dottrina sociale della Chiesa.
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Il nuovo pontefice ha già mostrato la direzione verso cui intende orientare il proprio magistero: nel suo primo discorso dalla Loggia centrale di San Pietro ha evocato Sant’Agostino, dicendo: "Per voi sono vescovo, con voi sono cristiano", e ha poi colto l’occasione dell’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale per pronunciare un appello accorato contro i conflitti in corso: "Mai più la guerra".
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"Habemus papam": chi è Papa Leone XIV, il primo pontefice statunitense
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Missionario per anni in Perù, poi vescovo a Chiclayo, è stato fino a ieri prefetto del Dicastero per i vescovi, uno degli organi più importanti della Curia.
Ma chi è davvero Leone XIV? Quali segni possiamo cogliere per capire la direzione di marcia di questo pontificato? Ne abbiamo parlato in diretta insieme ad alcuni ospiti.
"Mi ha molto colpito che il Papa abbia detto che il compito missionario della Chiesa deve essere una priorità. È un aspetto della nostra fede che è molto caro anche a me", dice ai microfoni di SBS Italian Padre Adriano, che vive a Sydney e appartiene all'ordine degli scalabriniani.
Padre Adriano ha anche sottolineato il carattere “globale” di questo Papa: "Il compito che aveva in Vaticano lo metteva in contatto con tutti i vescovi del mondo. I cardinali lo conoscevano bene. E il fatto che la sua elezione sia stata così rapida mostra una convergenza forte sulla sua figura", aggiunge.
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"Leone XIII è stato il Papa della questione sociale, e credo che anche Leone XIV dedicherà grande attenzione a questo tema. Le sfide legate all’intelligenza artificiale e al futuro del lavoro saranno centrali. Ma non solo: avendo vissuto in Perù, e con il suo retroterra multiculturale, credo che riserverà grande attenzione anche ai migranti e alla questione ambientale", sottolinea Stefano Girola, docente e collaboratore dell’Osservatore Romano.
"Bisognerebbe stare attenti a giudicarlo solo in base alla continuità o meno con Francesco. Ogni Papa è diverso. È stato definito un bergogliano moderato: potrebbe mantenere la stessa attenzione per i poveri, ma avere posizioni più caute su questioni come i diritti delle minoranze sessuali o il ruolo delle donne nella Chiesa", dice ancora Girola.
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"Io penso che questo sia il Papa giusto per questo periodo. È un Papa legato ai deboli, viene dalle missioni. Ma allo stesso tempo è anche molto conservatore, legato al Vangelo in modo stretto", afferma Lara Murialdi.