Lavori occasionali, multipli e sottoccupazione: scelta o necessità per gli italiani d'Australia?

Cashier working at a greengrocer's shop

Sono soprattutto i giovani a svolgere più di un lavoro in Australia. Credit: Hispanolistic/Getty Images

Quasi un milione di australiani svolgono due o più lavori, ma quanti di loro si trovano a doverlo fare per necessità e quanti per scelta?


Secondo l’Istituto di statistica australiano, il 6.6% degli occupati svolge due o più lavori.

“Al momento faccio due lavori, ormai è un’abitudine perché ne ho sempre fatti due”, racconta Manuel, un ascoltatore di Melbourne, che lavora in un’azienda di giorno e qualche sera a settimana in un ristorante.

“Quando ho iniziato, cinque anni fa, lo facevo per guadagnare di più mentre adesso è diventato un bisogno", racconta Manuel.

"Il tempo al ristorante, parlare con le persone, mi dà qualcosa in più, quindi non è più solo una scelta economica”, racconta Manuel, spiegando che è diventato un modo per avere contatti con persone di tutto il mondo diversamente dalla routine più solitaria del lavoro d’ufficio.
Non mi vedo fare un lavoro solo, per me ormai è un ‘must’. Quando non dormo sto facendo qualcosa, sul divano non riesco a stare
Manuel
Tra il 1995 e il 2019, la percentuale di australiani ed australiane con più di un lavoro è rimasta costante tra il 5 e il 6 per cento. Durante la pandemia, questa percentuale è crollata, mentre negli ultimi anni la quota è aumentata ed è ora tra il 6 e il 7 per cento.

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Sono le donne in particolare ad avere più di un lavoro (7,7 per cento) e i giovani a giostrarsi tra diversi posti di lavoro, con l'8,7% delle persone tra i 18 e i 24 anni che ha almeno due lavori.

Matteo e Veronica, in Australia da tanti anni, hanno aperto un salone di parrucchiere a Sydney affiancando lavori nel settore immobiliare lei e nella consulenza aziendale nel settore edile lui.

“Noi ci giostriamo tra il proprio sogno di vita e il mondo emigratorio, che non è proprio da prendere in modo scontato. Bisogna farsi in quattro”, spiega Matteo.
Da una parte c’è la vita ma poi c’è anche un percorso di visti per cui finché non arrivi alla residenza permanente c’è parecchia strada da fare
Matteo
“I trend sono evidenti, molti dei settori lavorativi dove più persone hanno lavori multipli sono a maggioranza femminile, [con] salari relativamente bassi e lavoro casuale, quindi il dubbio è che la causa principale sia il bisogno di arrotondare il salario”, spiega Lisa Magnani, professoressa di Economia alla Macquarie University.

Marta ha inviato a SBS Italian un messaggio vocale nel quale ha raccontato i suoi tre lavori: l’impiego in un’azienda come "packer", la babysitter e la promozione online per un sito di turismo.
“Non è stato facile all’inizio, ma il mio inglese non era ottimo per cui ho dovuto adattarmi e oggi ringrazio per questa esperienza... In Italia lavoravo come babysitter, a Melbourne ho conosciuto tante belle famiglie italiane e lontani da casa sentire il calore familiare fa la differenza”, racconta Marta.
Gestire tutto non è facile, ma fare tante cose mi tiene attiva e motivata. A volte mi manca il tempo... Ma so che sto costruendo qualcosa per il nostro futuro e finchè la mattina mi sveglio felice va bene così
Marta
La Dottoressa Magnani concorda che, soprattutto per i giovani, fare esperienze diverse è una fonte di arricchimento personale.

Il 75% dei lavoratori casuali conferma che la motivazione che li spinge a mantenere lavori occasionali è economica, in quanto lo stipendio all'ora è superiore a quello dei dipendenti, spiega la dottoressa Magni.

Ma ci sono importanti distinzioni da fare, aggiunge, perché “in termini di ore, si tratta di sottoccupati in modo involontario, ovvero persone che vorrebbero lavorare più ore”.
Se i salari rimangono stagnanti e l'inflazione e i tassi di interesse continueranno a salire, continueremo a vedere questo trend
Lisa Magnani
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