Recentemente, gli analisti hanno osservato un aumento nelle spese dei consumatori, spinto da sconti significativi in occasione della fine dell'anno finanziario.
Secondo il professor Massimiliano Tani, docente di finanza alla University of NSW di Canberra, "il bicchiere degli economisti è metà vuoto, metà pieno".
Questo aumento delle spese potrebbe portare la Reserve Bank ad alzare i tassi d'interesse, una prospettiva che potrebbe influenzare l'economia in modi diversi.
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"Non è che ci siano tutti questi soldi in giro perché i consumatori improvvisamente hanno ricevuto degli enormi aumenti di salari, ma piuttosto perché le imprese stanno realizzando profitti più consistenti", spiega Tani ai microfoni di SBS Italian.
Tuttavia, c'è un dibattito sulle reali condizioni dell'economia: "La situazione australiana è migliore rispetto a tante altre economie", ma non senza sfide.
Il tema delle case vuote è emerso, con circa l'1,3% delle abitazioni australiane rimaste sfitte nel 2021, una cifra che solleva interrogativi sulla politica abitativa nazionale.
Il governo potrebbe considerare politiche come "use it or lose it" per le proprietà vacanti o un aumento dell'imposta fondiaria per stimolare un uso più efficiente delle risorse immobiliari.
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Il professore suggerisce che il governo potrebbe considerare esperimenti in città diverse per testare l'efficacia di politiche più incentrate "sulle carote che sui bastoni", ovvero con misure di incentivi economici piuttosto che repressive.
"Fare piccoli esperimenti in città diverse australiane per vedere se funziona meglio la carota o se funziona meglio il bastone. Potrebbe essere la chiave per trovare soluzioni sostenibili alla crisi abitativa", conclude Tani.