Luci e ombre sull'uso delle nuove tecnologie nell'arte

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L'installazione dell'opera di Agnieszka Pilat "Eterobota" in mostra per la NGV Triennal dal 3 dicembre 2023. Credit: Sean Fennessy

L'utilizzo di software per riconoscere l’autenticità delle opere d’arte è una nota positiva, ma non è così per le tecnologie che trasformano l'arte in puro intrattenimento, commenta Andrea Candiani di Blackartprojects.


Grazie ad un sistema di riconoscimento ottico molto avanzato, che permette di individuare dettagli non visibili all’occhio umano, sarà possibile stabilire se un quadro è originale o contraffatto.

In questo caso, le nuove tecnologie aiutano l’arte ma la tendenza generale sembra andare nella direzione opposta, spiega Andrea Candiani, direttore di Blackartprojects.
La tecnologia non può essere paragonata al lavoro di un artista. La perfezione a sé, una perfezione sterile, di forma non porta niente all'umanità.
Andrea Candiani
Non solo l’intelligenza artificiale non può creare vera arte ma soprattutto l’arte deve avere un ruolo politico e non essere relegata al ruolo di puro intrattenimento, come sembra stia avvenendo a "NGV Triennial" in corso a Melbourne, commenta Candiani.

"NGV Triennial", la grande mostra che raccoglie opere d’arte contemporanea da tutto il mondo per presentare l’avanguardia internazionale al pubblico australiano, sembra popolare i social media dei visitatori più che provocare in loro riflessioni, aggiunge.

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