Pinsabella: attenzione, non è pizza ma è pinsa!

Carmine Costantini, Pinsabella

Carmine Costantini, Pinsabella Credit: JM Tubera

La pinsa romana si trova anche a Melbourne. Potrebbe essere davvero il "nuovo futuro" della pizza?


Pinsa, dal latino pinsere, ovvero allungare, schiacciare, "è una miscela di tre farine: frumento, soia e riso", spiega lo chef Carmine Costantini, proprietario di Pinsabella, di St Kilda, locale certificato per la vendita e produzione della pinsa a Melbourne.

"Dopo quasi 40 anni di cucina ero stanco, non ci pensavo neanche a un altro business, ma quando ho assaggiato la pinsa ho avuto una illuminazione e in pochi secondi ho deciso che sarebbe stata la mia prossima avventura in Australia". Un prodotto che finchè non si assaggia, spiega lo chef Carmine Costantini "non puoi capire che prodotto è".

Per ascoltare l'intervista e le origini della pinsa romana, clicca il tasto "play" in alto

"Io faccio fermentare la base per 72 ore", spiega Carmine. "Certo, la lavorazione è poi molto più difficile, ma così la pinsa diventa molto più digeribile", ci tiene a spiegare lo chef, aggiungendo che "ogni base è fatta a mano".

Pinsabella dolce
Pinsabella dolce, al cioccolato e ananas Credit: JM Tubera


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