Vladimir Putin e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky hanno parlato alle rispettive nazioni in occasione della fine dell'anno. I due leader hanno aggiunto ai tradizionali auguri messaggi alle rispettive popolazioni e fatto un bilancio dello stato del conflitto.
Da una parte, Vladimir Putin ha celebrato un quarto di secolo al potere dicendosi "orgoglioso di quanto fatto". Nel suo discorso lo 'zar' non ha fatto riferimenti diretti alla situazione in Ucraina, ma ha ringraziato l'esercito russo come fa dall'inizio del conflitto con Kiev.
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Russia e Ucraina si sono scambiati più di 300 prigionieri di guerra prima della fine del 2024. Source: AFP / Telegram / @Volodymyr Zelensky
Dalle parole ai fatti, il 2025 si è aperto con l’interruzione del transito del gas russo diretto in Europa attraverso il paese ucraino.
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Il 2024 raccontato da SBS Italian
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31/12/202442:55
"È terminato l'accordo sancito al G8 di Genova nel 2001 con cui da una parte l'Europa si impegnava a finanziare Mosca per accelerarne la democratizzazione e la ricostruzione economica, e il Cremlino ricambiava con materie prime a buon mercato", ha ricordato il corrispondente Giuseppe D'Amato da Mosca.
Il Presidente ucraino Zelensky rivendica questa decisione, definendola la fine del “cinico ricatto energetico” dei russi.
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Nel frattempo, il conflitto giunge alla fine del suo terzo anno, con un costo umano stimato in un milione di persone tra vittime e feriti: sul campo, l'esercito di Kiev sembra cedere il passo, e non pare avere le forze necessarie per resistere un altro inverno.
Alcuni analisti ed esperti del settore ritengono che questo anno potrebbe essere l'ultimo di conflitto tra le due potenze, anche alla luce dell'incombente arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca.
Giuseppe D'Amato però non è completamente d'accordo: "La speranza che il conflitto termini ce l'hanno tutti, ma non sarà facile: il Cremlino vuole la resa ma non si è mosso di un millimetro dalle sue posizioni nel 2021. Dal canto suo, Kiev non firmerà mai una resa", ha commentato.