Martina Battista, originaria di Campobasso e in Australia dall'anno scorso, è assistente di lingua italiana presso una scuola secondaria di Melbourne e insegnante per corsi di lingua per adulti all'Istituto Italiano di Cultura di Melbourne.
In questa esperienza ha potuto integrare anche una sua grande passione, quella per i fumetti.
"La mia passione per i fumetti è nata quando ero davvero piccola", ricorda Martina. "Il primo fumetto che ho comprato era un manga, ed era un manga di Dragonball, molto famoso in Giappone e anche internazionalmente".
Successivamente ha letto anche fumetti italiani e francesi, ma la passione originale per i manga è quella che l'ha portata a trasferirsi a Venezia per studiare il giapponese.
Lì ha cominciato a fare la volontaria per l'associazione Venezia Comics, approfondendo la sua conoscenza della materia e venendo a contatto con Fabrizio Capigatti, creatore di una serie dedicata ai Capitani Italiani.

Martina Battista nella casa dei Puffi al Museo del Fumetto di Bruxelles Source: courtesy of Martina Battista
"Immaginiamo dei super eroi, alla stregua dell'Uomo Ragno, Capitan America, però ambientati tutti in Italia: quindi Capitan Venezia, Capitan Napoli...", spiega Martina.
Il legame con le varie città italiane di questi personaggi si presta ora molto bene alle lezioni di lingua italiana di Martina, qui in Australia.
Con studenti e studentesse degli anni 11 e 12 ha usato ad esempio alcune tavole di Capitan Venezia, collegabili al tema ambientale di cui i ragazzi si stavano occupando. Ha adattato leggermente il linguaggio, semplificandolo, ma "attivando parole del vocabolario" nel corso dell'attività.
Poi ha usato altre tavole con i balloons (le nuvolette dei dialoghi, appunto i fumetti) vuoti, chiedendo loro di immaginare le battute dei personaggi, un'attività che ha scatenato l'immaginazione dei ragazzi.
I fumetti permettono anche di osservare le differenze tra scritto, che si osserva nelle didascalie dei fumetti, e parlato (il testo nei balloon), oppure tra lingua standard e dialettale.
Ci sono di versi modi di didattizzare una tavola a fumetti
Martina è entusiasta del fatto che la Settimana della Lingua Italiana 2020 sia dedicata ai fumetti: "il fumetto è a tutti gli effetti una parte della letteratura, quindi mi fa molto piacere questo riconoscimento".
Alla , terrà una presentazione basata sulla sua esperienza di insegnamento attraverso i fumetti.
Il convegno degli insegnanti di lingua italiana in Australia si è tenuto a Canberra nel 2016 e 2017, a Sydney nel 2018 e a Melbourne nel 2019. Quest’anno è la volta di Brisbane, ma l’evento sarà virtuale, su zoom, ospitato dall’Italian Language Centre (una divisione del Co.As.It. Community Services Ltd).
Ascolta l'intervista a Martina Battista:
LISTEN TO

Usare i fumetti per insegnare l'italiano
SBS Italian
23/10/202015:23
Le persone in Australia devono stare ad almeno 1,5 metri di distanza dagli altri. Controllate le restrizioni del vostro stato per verificare i limiti imposti sugli assembramenti.
Se avete sintomi da raffreddore o influenza, state a casa e richiedete di sottoporvi ad un test chiamando telefonicamente il vostro medico, oppure contattate la hotline nazionale per le informazioni sul Coronavirus al numero 1800 020 080.