Il terzino catanese Rosario Mattia Russo risponde alla chiamata di SBS Italian da una veranda di un motel a Vanuatu, con la temperatura che supera i 30 gradi.
Alla sua prima settimana nelle isole che si trovano tra Fiji e Salomone e a 3600 km dalle coste australiane, il calciatore deve ancora capire come funzionano molte cose, ma dalla sua parte ha l’esperienza.

Rosario Mattia Russo con la nuova maglia degli Ifira Black Bird. Credit: Rosario Mattia Russo
Invece che rimanere a giocare in promozione o nelle serie minori siciliane, Rosario decide di farsi guidare dalla sua passione per i viaggi.
Il primo passo è stata un'esperienza sfortunata nell’Herrera, nei dilettanti spagnoli, conclusasi in fretta per motivi personali.
Poi la voglia di rimettersi in gioco – letteralmente – e l’inseguimento del sogno Mongolia.
La Mongolia è sempre stata il mio sogno da viaggiatoreRosario Mattia Russo
Per trovarsi il posto nel campionato mongolo, Rosario contatta decine di addetti ai lavori, fino alla risposta positiva dell’assistente degli SP Falcons, a cui era piaciuto il suo profilo. di giocatore
Arrivato ad Ulan Bator, la capitale della Mongolia, scopre che l’intero campionato si gioca lì, in uno stadio solo.
Rimane per due mesi “perché il campioonato poi si è fermato per lo stop invernale, visto che la temperatura arriva a -45”.
Nella squadra gioca con tre brasiliani e un sud coreano , insieme alla base dei giocatori mongoli con cui si parlava la lingua del calcio, visto che la comunicazione era complessa.
“Ma sono rimasto in contatto con diversi di loro”, sottolinea Rosario.
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Persa la finale della Coppa della Mongolia, si apre un altro capitolo per il difensore.
Il terzino catanese firma per una squadra neozelandese, che si conclude dopo appena dieci giorni per problemi famigliari.
Dal suo rientro nel 2023, la crisi: Rosario non gioca per diversi mesi per poi riprendere l’anno scorso.
Indeciso se continuare con la sua carriera di globe-trotter o di appendere gli scarpini professionali al chiodo, trova sostegno nei consigli di “una persona cara" e dalla sua famiglia, che lo spingono a continuare ad inseguire il suo sogno.
Il capitolo successivo lo porta nel Pacifico, nel campionato delle isole Vanuatu.
Prima della partita, dopo, prima degli allenamenti e dopo si prega, tutti in cerchio mano nella manoRosario Mattia Russo
“Ero molto titubante nel venire a Vanuatu, poi ho pensato perché no?”.
A Vanuatu firma per l’Ifira Black Bird, con la prospettiva di giocare la Champions League asiatica.
Le prime tre settimane sono di ambientamento e allenamento a Vanuatu, per poi andare nelle isole Salomone per giocarsi la competizione ad aprile.
“Vanuatu mi ha colpito molto di più rispetto alla Mongolia, culturalmente parlando”, racconta Rosario, che ha le idee chiare sul suo futuro.
Voglio rientrare in Europa presto e ho anche altri obiettivi. Se non dovessi riuscire come calciatore voglio prendere il patentino ed iniziare ad allenareRosario Mattia Russo