Corea del Sud: il presidente incarcerato, gli YouTubers e la legge marziale più breve della Storia

A protester holds images of impeached South Korean President Yoon Suk Yeol during a rally demanding immediate indictment of Yoon in Seoul, South Korea, Saturday, Jan. 25, 2025.

Una manifestante mostra un'immagine del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, sottoposto a impeachment, durante una manifestazione che ne chiedeva l'incriminazione il giorno precedente il suo annuncio. Source: AP / Ahn Young-joon/AP/AAP Photos

Dopo alcuni tentativi falliti, il presidente sudcoreano è stato arrestato e si attende ora la pronuncia della Corte Costituzionale sul suo impeachment. Ascolta il racconto di Giulia Pompili delle ultime, turbolente settimane a Seul.


Domenica scorsa 26 gennaio il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol è stato accusato formalmente di insurrezione per aver promulgato la legge marziale più breve della storia, durata soltanto un paio d’ore.

La giornalista del quotidiano Il Foglio Giulia Pompili ricostruisce ai nostri microfoni quel 3 dicembre 2024, con l'annuncio del presidente che "per molti sudcoreani ha ricordato un passato della Corea del Sud, uscita da regimi militari o comunque governi dal pugno durissimo".

Ascolta l'analisi della giornalista Giulia Pompili cliccando sul tasto "play" in alto

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Secondo Pompili, "ci sono molti punti in comune" tra Yoon e Donald Trump, "soprattutto in questo tentativo di accarezzare una pancia un po' più estremista del conservatorismo che assomiglia moltissimo al movimento MAGA in America".
Il sistema democratico sudcoreano ha retto ed è stato così forte da fermare nel giro di poche ore qualsiasi tentativo del Presidente di avere pieni poteri.
Giulia Pompili, giornalista del Foglio
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