Elezioni alle porte: sono tanti i cavalli di battaglia dei due schieramenti principali. Tra questi, vi sono certamente i provvedimenti da apportare al sistema dell'immigrazione, tasto toccato spesso sia da laburisti che dalla Coalizione.
Secondo l'agente di immigrazione Emanuela Canini, "nonostante l’immigrazione sia sempre stato un tema caldo nelle discussioni politiche e nelle campagne elettorali, quest'anno il governo sembra aver scelto di non affrontare il programma per il 2025-26".
Canini ha anche analizzato il riferimento all'immigrazione di Peter Dutton, che nella serata di ieri aveva promesso tagli drastici all'interno della contro-finanziaria liberale.
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"Il leader dell’opposizione ha speso la maggior parte del tempo parlando del costo della vita e dell'energia, ma nei 5 minuti che ha dedicato all'argomento immigrazione, ha confermato il taglio dei visti permanenti del 25%, non dicendo però come," ha dichiarato Canini.
Canini ha anche sottolineato come Dutton "ha sviato la domanda e ha soltanto detto che saranno nei primi due anni 140.000 e andranno a risalire gradualmente negli anni successivi".
"[Dutton] non ha voluto dire esattamente come questi visti saranno tagliati e quindi se ne andranno a soffrire di più i ricongiungimenti familiari o i visti di lavoro", ha commentato Canini.
Saranno incluse le donne con visti temporanei, per un programma che comincerà dal 1 luglio per sostenere le donne che lasciano una relazione tossica con un supporto finanziario individualizzato fino a 5.000 $Emanuela Canini
Canini ha analizzato anche le promesse laburiste: nel budget presentato martedì dal ministro del Tesoro Jim Chalmers vi sono state tante previsioni di spesa e investimenti, come quello di più di 900 milioni di dollari per le donne vittime di violenza domestica.
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