"L'arte in Australia soffre di poca profondità"

Where Hope Sits

Where Hope Sits, l'opera di una sedicenne, offre secondo Andrea Candiani lo spunto per una riflessione più ampia. Credit: Matilda Emmerich

Il caso di un dipinto "impegnato", rifiutato da una fiera di campagna nel NSW, suscita riflessioni più ampie sul mondo dell'arte Down Under, secondo Andrea Candiani.


Qualche giorno fa, la sedicenne Matilda Emmerich ha inviato un quadro ad un concorso d'arte nella piccola città di Hawkesbury, nel NSW, dove vive.

Il titolo dell'opera è "Where Hope Sits" e raffigura un angelo circondato da bandiere di vari Paesi - Ucraina, Israele, Palestina, Australia, America, Cina, Germania - ma anche quella dell'Unione Europea e la bandiera aborigena, alcune delle quali insanguinate.

Per spiegare l'opera, l'artista ha anche inviato una .

Ascolta il commento di andrea Candiani cliccando sul tasto "play" in alto

Il giorno dopo la consegna, la giovane artista ha ricevuto una telefonata dagli organizzatori dell'evento che le facevano sapere di non poter esporre il quadro "perché troppo pesante".

"L'Australia è un Paese in cui la cultura sta ai confini della realtà, in cui l'arte è considerata tale solo se intrattiene e non fa pensare", commenta l'esperto di arte contemporanea Andrea Candiani ai microfoni di SBS Italian.
È come nel cinema, con l'avvento di Netflix e i suoi modelli stereotipati di una storia che deve essere.
Il direttore di sottolinea tuttavia che si tratta di una superficialità che appartiene più al circuito della distribuzione che alla mancanza di artisti o opere di valore.

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