Scuole bilingui in Australia, tra successi e sfide

Maria Lucenti, docente di Storia dell'Educazione e Letteratura dell'Infanzia dell'Università di Genova.

Maria Lucenti, docente di Storia dell'Educazione e Letteratura dell'Infanzia dell'Università di Genova, ritratta al Coasit di Melbourne. Credit: SBS

Maria Lucenti è in Australia per studiare le metodologie delle scuole bilingui e valutare quali strategie possano migliorare la loro offerta.


Da diversi anni in Australia ci sono scuole bilingue italiano-inglese che seguono i curriculum nazionali, alternando le due lingue e seguendo i dettami del cosidetto CLIL - il Content and Language Integrated Learning.

Si tratta del sistema per l'apprendimento di una materia, come ad esempio matematica, fisica o geografia, attraverso una lingua straniera, in questo caso l'italiano.
Maria Lucenti, docente di Storia dell'Educazione e Letteratura dell'Infanzia dell'Università di Genova, ha iniziato una ricerca che l'ha portata prima a Melbourne e Canberra e poi a Sydney, per un'analisi delle metodologie e delle pratiche di insegnamento all'interno di queste scuole.
La cosa che mi colpisce è la grande indipendenza a livello locale, anche nella creazione di tutte le risorse didattiche
Maria Lucenti
Le sue prime tappe sono state le scuole elementari di Footscray e Brunswick South nel Victoria, si è quindi recata nell'ACT a studiare i progessi della Yarralumla Primary School, per poi concludere il suo viaggio in New South Wales, alla Scuola Bilingue del Coasit.

"Mi ha colpito molto innanzitutto che si studi così tanto l'italiano a scuola", ha commentato Lucenti al microfono di SBS Italian, "ma anche il fatto che ci siano così tanti programmi attivi, anche da parte del Coasit".

Ascolta la sua intervista, registrata a Melbourne, cliccando il tasto "play" in alto a sinistra

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