"L'Australia non ha nessuna fretta di riaprire i confini, ve lo assicuro" ha dichiarato il primo ministro Scott Morrison il 18 aprile 2021.
"La pandemia del COVID-19 sta infuriando nel mondo. L'idea che un giorno tutto riapra... non accadrà così".
Secondo l’Australian Bureau of Statistics i residenti australiani nati all’estero costituiscono il 30% della popolazione, una percentuale in continuo aumento.
L’Italia si trova al settimo posto nella lista dei Paesi di nascita di questi nuovi australiani. Molti di questi hanno famiglia all’estero e hanno basato la loro vita in Australia anche sulla possibilità di far visita all’estero e di ricevere visite da genitori, nipoti, fratelli, etc.
Questa possibilità non esiste più dal 20 marzo 2020, quando i confini australiani sono stati chiusi.
L’Australia è ritenuta essere l’unico paese democratico al mondo con un divieto di uscita dal paese imposto ai propri cittadini, un divieto che il parlamentare liberale Dave Sharma ha definito l’anno scorso “una restrizione straordinaria alla libertà delle persone”.
![Andrea with her father](https://images.sbs.com.au/drupal/yourlanguage/public/andrea_2_2.jpg?imwidth=1280)
"Sono già passati tre anni", riflette Andrea, vicentino residente del NSW, vedendo questa foto con il papà. "Non ci voglio pensare". Source: Andrea Bonotto
Angela, milanese residente a Hobart, ricorda vivamente le immagini dello scorso marzo dall’Italia, “i camion dell’esercito con le bare dentro”.
La Lombardia era l’epicentro della pandemia a livello mondiale e sua madre, paziente oncologico, era poco lontana.
Angela aveva pensato di raggiungerla, ma poi ha pensato che non sarebbe più potuta rientrare in Australia. Non la vede quindi da due anni, ma Angela ritiene che i confini debbano rimanere chiusi.
La sicurezza di milioni di persone è più importante del mio ‘egoistico’ desiderio di vedere mia madre. Potrei non rivedere mia mamma. È difficile, è triste, lo è per tutti.
Come discusso nella prima parte della nostra inchiesta, i residenti temporanei australiani non sono sottoposti alle stesse restrizioni e possono lasciare liberamente il Paese, senza la necessità di ottenere un'esenzione da parte dell’Australian Border Force.
Questo può compromettere sacrifici di molti anni, ma se la situazione si protraesse a lungo Licia, toscana a Melbourne, non esclude la possibilità di tornare in Italia.
Indipendentemente dalle decisioni del governo australiano, Licia pensa di tornare in Italia l’anno prossimo.
"Rischieremo e torneremo lo stesso, con tutte le conseguenze che questo significherà," ha affermato Licia.
Eleonora, cittadina australiana, aveva presentato al Department of Home Affairs una richiesta per permettere ai suoi genitori di raggiungerla a Brisbane, dove vive, durante la gravidanza.
Dopo il primo rifiuto, ha manifestato sintomi sia fisici che psicologici che sono risultati in una certificazione da parte del suo medico curante della sua esigenza di supporto.
Nonostante Eleonora avesse allegato questa documentazione, anche il suo secondo tentativo di far venire i suoi genitori in Australia è stato un insuccesso.
![Eleonora with her daughter](https://images.sbs.com.au/drupal/yourlanguage/public/179839196_467625171214975_3351515704382798051_n.jpg?imwidth=1280)
Eleonora con la piccola Isabel. Il giorno del parto Eleonora aveva il primo appuntamento con lo psicologo, arrivato dopo una lunga attesa. Source: Eleonora Redigonda
Mi sono vista in un tunnel, non riuscivo a vedere la luce. Questa cosa mi ha spaventato molto.
Barbara, che aveva ricevuto un'esenzione per raggiungere il padre malato in Italia, ha scelto di non partire, anche perché la stessa esenzione è stata negata al figlio di 3 anni.
Un portavoce dell'Australian Border Force ha confermato a SBS Italian in un comunicato scritto che le decisioni sulle esenzioni "non sono prese alla leggera, ma la priorità del governo è di proteggere la comunità australiana contro la pandemia del COVID-19."
![Barbara's father with her son Julian](https://images.sbs.com.au/drupal/yourlanguage/public/parents_barbara.jpg?imwidth=1280)
Barbara voleva far visita al padre malato, ma il figlio Julian non ha ottenuto l'esenzione. Eccoli insieme in un'immagine di qualche anno fa. Source: Barbara Delladio
Barbara è già vaccinata ma, al momento, l’Australia non distingue tra chi è vaccinato e chi non lo è. La quarantena per i pochi che rientrano nel Paese è di 14 giorni, indipendemente dallo stato del vaccino.
Di recente il presidente dell'Associazione Medica Australiana Omar Khorshid ha sottolineato come i vaccini siano l'unico modo per il paese di uscire dalla crisi sanitaria. "Non abbiamo il COVID ora, ma arriverà" , ha dichiarato Khorshid all'ABC.
"Non possiamo tenere il virus fuori dall'Australia per sempre a meno che non diventiamo un vero stato insulare senza viaggi".
Francesca racconta di come la piccola Alice, di 4 anni, a volte non risponda alle frequenti telefonate dei nonni.
Alice ricorda bene i nonni, ma a volte, racconta Francesca "si sente un po’ tradita’ dai nonni che le promettono che le prepareranno il pranzo. O lei li invita, dicendo ‘Nonna vieni a giocare nella mia stanza’, ma poi queste cose non succedono".
Anna di Oristano vive ora a Valla Beach in New South Wales con il marito australiano Anthony. Era loro tradizione trascorrere tre settimane ogni anno in Italia, in una seconda casa.
![Alice with photos of her grandparents on Nonni's Day](https://images.sbs.com.au/drupal/yourlanguage/public/179835961_451157705978958_36129767182944191_n.jpg?imwidth=1280)
La piccola Alice ha portato delle immagini nella Giornata dei Nonni organizzata dal suo asilo. Source: Francesca Romana D'Amato
Anna ha sofferto molto la mancanza dei genitori e il suo umore è compromesso.
"Sono triste e anche un po’ arrabbiata, mi sento un po’ rinchiusa qui in Australia. Non voglio essere ingrata, sono contentissima di vivere in Australia, possiamo fare quello che vogliamo... però mi sento come se la mia libertà mi fosse stata tolta," ha ammesso Anna.
Un comunicato ufficiale dell’Australian Border Force che SBS Italian ha ricevuto pochi giorni fa ha confermato come "il governo riconosce le difficoltà riguardanti le famiglie estese che desiderano riunirsi". Tuttavia "non ci sono al momento piani per includere i genitori" nella definizione di “immediate family”, rendendo estremamente difficile il loro accesso al Paese.
"Ogni tanto ci sono crisi di pianto, perchè non sapere quando potrò rivedere la mia famiglia è molto difficile", ha raccontato Anna.
Il marito di Anna, Anthony, è consapevole della sofferenza della moglie e la sostiene, tanto da immaginare di passare presto un periodo esteso in Italia “per recuperare”.
Lo vedo quanto è dura per lei. È un peso grandissimo, un vero stress. Ogni giorno. Ogni volta che parla con i suoi genitori, realizza che non li può andare a trovare e che nostra figlia non può avere un rapporto con loro.
Ascolta le storie degli italiani d'Australia nell'era dei confini chiusi.
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![I confini chiusi dell'Australia visti dagli occhi degli italo-australiani — Seconda parte image](https://images.sbs.com.au/dims4/default/9bfbb09/2147483647/strip/true/crop/1125x633+0+76/resize/1280x720!/quality/90/?url=http%3A%2F%2Fsbs-au-brightspot.s3.amazonaws.com%2Fdrupal%2Fyourlanguage%2Fpublic%2Fpodcast_images%2F179373584_184618746841472_9163935411092662602_n.jpg&imwidth=600)
I confini chiusi dell'Australia visti dagli occhi degli italo-australiani — Seconda parte
SBS Italian
29/04/202118:54
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