Il cuore dell'Australia non può fare a meno dei backpacker

Shot of a young farmer carrying a crate of freshly harvested herbs on the farm

Migliaia di giovani ogni anno lavorano nelle aziende agricole australiane grazie al Working Holiday Visa. Credit: pixdeluxe/Getty Images

È allo studio del governo una riforma del supporto all'economia dell'Australia regionale, che include una riflessione sul Working Holiday visa. Se i giovani turisti non fossero più costretti a "fare le farm" per rinnovarlo, cosa accadrebbe?


I giovani di nazionalità italiana, assieme a molti altri, possono beneficiare di un visto che è quasi leggendario, apripista per un cambio di vita e continente... o anche soltanto per un anno unico ed indimenticabile: il.

Con questo visto si può rimanere in Australia per 1, 2 o 3 anni e nel contempo lavorare, rispettando alcuni limiti.

I backpacker possono così provare il mondo del lavoro down under: un'ottima esperienza per molti, che spesso diventa necessaria in quanto viaggiare in Australia per periodi prolungati può costare molto.
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sta, al contempo, provocando qualche preoccupazione, in particolare nelle aziende che operano nelle regioni dell'Australia lontane dalle sue pochissime città costiere.

Una delle possibilità prese in considerazione è quella dell'eliminazione degli "88 giorni".

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Il visto di vacanza-lavoro è valido per un anno e può essere rinnovato ulteriormente a condizione che si lavori per almeno, appunto, 88 giorni in determinate aree dell'Australia e in determinati settori dell'economia.

Questo diventa quindi un incentivo per chi vuole prolungare la sua esperienza down under, cosa che può essere fatta per un terzo anno con un ulteriore periodo di lavoro nelle aree regionali.
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Se soddisfare il requisito degli 88 giorni non fosse più la condizione essenziale a consentire la prosecuzione dell'avventura australiana per migliaia di persone, secondo il governo le esperienze di sfruttamento, sottopagamento e mancanza di sicurezza sul lavoro che talvolta vengono associate a queste esperienze probabilmente diminuirebbero o, forse, ci si sentirebbe più liberi di denunciarle.

Ma se questo requisito fosse tolto, i giovani turisti andrebbero comunque in posti sperduti a raccogliere frutta e verdura o lavorare in hotel?
Se rimuovessimo il requisito degli 88 giorni, la perdita nelle attività economiche nelle regioni rurali sarebbe catastrofica in alcuni centri.
Nathan Baronio, imprenditore agricolo proprietario di Eastern Colour ad Applethorne in Queensland.

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