John Armstrong ha da anni come base personale Hobart in Tasmania. A Hobart John si dedica allo studio e alla scrittura di testi filosofici. Il suo ultimo libro del 2013 si intitola “Art as therapy”.
La sua storia inizia a Glasgow, dove è nato, e continua a Londra. La sua chiara formazione anglosassone però è stata fortemente influenzata dall’Italia.
Il padre pittore ogni anno andava a Venezia, per cercare ispirazione e per dipingere. I suoi viaggi erano in solitaria, la famiglia non lo raggiunse mai nella città lagunare.
Era un luogo per lui, non per noi.
Il mistero delle visite regolari del padre a Venezia contribuì a fare sviluppare una fascinazione per l’Italia. “Era un luogo speciale dove si potevano trovare le cose belle”, racconta John Armstrong a SBS Italian.
“L’Italia è cresciuta nella mia immaginazione; c’era il desiderio di conoscerla e di fare parte di questo mistero”.
Il primo viaggio in Italia avvenne a 20 anni, ma fu di breve durata. “Era un periodo difficile della mia vita, ero rozzo e pre-formato, non avevo un senso di direzione”, ammette John, che rivela come la prima volta non sia stata una visita memorabile, ma che l’idea dell’Italia era sempre presente.
Per anni questo è stato “un amore forte ma senza risultato”.
John aveva paura di studiare la lingua, e solo recentemente, cinque anni fa, ha iniziato a studiarla seriamente.
I timori nell’affrontare la lingua per John sono stati personali, con radici profonde. “La mia paura più grande è di fare un errore, di fare brutta figura. Voglio fare una buona impressione, ma con gli errori la bella figura svanisce”, ammette il filosofo scozzese.
C’è la speranza di parlare in modo elegante e corretto, la morte di questa speranza è la causa della sofferenza personale. È un amore difficile.
Quello che l’affascina dell’italiano è la poesia e la grazia nascosta in alcune parole, che John percepisce in modo diverso rispetto a chi è nato con l’italiano come prima lingua.
“Ci sono parole italiane che sono molto eleganti, per esempio padella”, racconta John con un esempio decisamente sorprendente per gli italiani.
“L’orecchio di uno straniero sente la poesia anche in una parola quotidiana”.
Ascolta la storia di John Armstrong raccontata a SBS Italian.
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"L’italiano è un amore difficile"
SBS Italian
29/01/202112:24
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