Quando lo sport favorisce l'inclusione: la storia dei Pararoos

2024 Pararoos IFCPF World Cup | Salou

Coppa del Mondo IFCPF Pararoos 2024 | 0:5 USA - Giornata 1 AUSvUSA Credit: Mark Avellino

Lo scorso 3 dicembre si è celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità e a proposito di questo, vi presentiamo i Pararoos, ovvero la nazionale australiana di calcio per giocatori con paralisi cerebrale.


La paralisi cerebrale è un disturbo neurologico che colpisce il movimento, la postura e la coordinazione muscolare e le statistiche indicano che, in Australia, ogni quindici ore nasce un bambino affetto da questa condizione.

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2024 Pararoos IFCPF World Cup | Salou
I giocatori dei Pararoos abbracciati durante i tempi supplementari di Australia-Venezuela Credit: Mark Avellino
Questa condizione presenta sfide significative per chi ne è affetto e molte persone riescono a superare questi ostacoli, trovando forza e ispirazione nello sport, come dimostrano i giocatori e le giocatrici dei e delle , ovvero le nazionali maschile e femminile dell’Australia.

Tra i giocatori della nazionale maschile australiana ci sono anche Alessandro La Verghetta e Giacomo Izzo, entrambi di origine italiana, che ci hanno raccontato come far parte dei Pararoos li abbia aiutati nella loro crescita personale.
Prima di entrare a far parte dei Pararoos cercavo di nascondere la mia disabilità, ma ora non mi nascondo più e sono orgoglioso di essere un esempio da seguire per i più giovani.
Alessandro La Verghetta, difensore centrale dei Pararoos
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Alessandro La Verghetta e i suoi compagni dei Pararoos durante l'abbraccio pre partita prima della gara contro la nazionale degli Stati Uniti d'America. Credit: Mark Avellino
Giacomo, di 18 anni, cresciuto in una famiglia profondamente legata al calcio, ha fatto il suo debutto con i Pararoos durante i recenti Mondiali di calcio in Spagna.

La sua avventura con la nazionale australiana è iniziata ufficialmente nel 2022, segnando un momento fondamentale nel suo percorso sportivo e personale.

"Il calcio è sempre stato parte della mia famiglia. Facevo parte della rappresentativa del Western Australia da quando avevo 13 anni," racconta Giacomo ai microfoni di SBS Italian.
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Giacomo Izzo durante la gara contro gli USA durante la recente Coppa del Mondo 2024 Credit: Mark Avellino
Far parte dei Pararoos non è positivo solo per i ragazzi, ma anche per i genitori, che vedono questi giovani realizzarsi con la maglia della nazionale australiana.

È il caso del papà di Giacomo, Roberto, figlio di italiani originari di Benevento immigrati in Australia negli anni ’60, che si emoziona ancora oggi ripensando alla partecipazione di suo figlio ai recenti Mondiali in Spagna.
Quando ho visto Giacomo indossare la maglia della nazionale australiana agli ultimi Mondiali, mi sono emozionato tantissimo. Ancora oggi, ogni volta che ci ripenso, mi viene da piangere.
Roberto Izzo, padre di Giacomo
2024 Pararoos IFCPF World Cup | Salou
Foto di squadra dei Pararoos prima della partita contro l'Olanda alla recente Coppa del Mondo. Credit: Mark Avellino
Come ci hanno raccontato Alessandro e Giacomo, entrare a far parte di una squadra composta da ragazzi con paralisi cerebrale è stato cruciale per costruire la loro fiducia in se stessi.

Tuttavia, per arrivare a questa consapevolezza, hanno dovuto affrontare numerose sfide, lottando senza mai arrendersi. "Tutto è possibile, soprattutto quando si hanno obiettivi: per raggiungerli bisogna fare ogni giorno qualcosa," conclude Alessandro ai microfoni di SBS Italian.
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22/07/202417:07
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