Lentamente cominciano a riaprire alcuni grandi teatri internazionali e quello di Tokyo è l'ultimo di una, purtroppo, breve lista di quelli che lo hanno fatto superando le gravi difficoltà sanitarie che impongono severi protocolli di sicurezza, e quelle commerciali che richiedono la messa in scena di grandi spettacoli con i nomi più celebri della lirica internazionale che, in questo periodo, possono spostarsi con difficoltà a causa delle disposizioni sui viaggi intercontinentali.
“Le ultime recite prima della chiusura sarebbero dovute essere una occasione straordinaria per gli studenti del nostro Opera Studio e della nostra Scuola di Balletto perché sarebbero state le ultime prima della loro laurea”, spiega Reiko Oshima, delle Relazioni pubbliche del NNTT, sottolineando che il danno della pandemia ha colpito tutti indistintamente.
Quindi, la riapertura dà fiducia non solo all’ambiente culturale e studentesco giapponese ma anche a quello internazionale che attende con speranza i risultati della decisione.
“Ai nostri ‘cari’ spettatori abbiamo chiesto di praticare il distanziamento sociale, di non parlare nel foyer e di non gridare ‘bravo’ alla fine di una scena o dell’opera”, spiega Reiko Oshima descrivendo a SBS Italian le severe misure di sicurezza adottate dal NNTT per la ripresa dell’attività.
Il New National Theatre di Tokyo (NNTT). Source: Photo by Terashi Masahiko.
Il programma del 2020/2021 è ricco di sorprese e di imponenti allestimenti scenici.
Una delle opere più attese, in anteprima mondiale, è A Dream of Armageddon del compositore giapponese Fujikura Dai, che vive a Londra ma che è già ricercato per le sue composizioni dai teatri internazionali. Questa è la sua terza opera.
“È un’opera che presenta il ripetersi del sogno umano di un possibile futuro migliore, un futuro accelerato dal populismo, da politici deboli e da cittadini inattivi che vivono in bolle urbane", spiega il poeta Harry Ross, librettista dell’opera. La regia è dell’americana Lydia Steier e l’orchestra è diretta dal direttore artistico del NNTT, ONO Kazushi.
A gennaio il New National Theatre di Tokyo mette in scena la Tosca di Giacomo Puccini con la regia dell’italiano Antonello Madau-Diaz. Il cast è tutto italiano con il soprano Chiara Isotton nella parte di Tosca, Francesco Meli (se si riprenderà dal COVID-19 preso nei giorni scorsi) in quella di Cavaradossi e il baritono Dario Solari nella parte del famigerato Scarpia. L’orchestra è affidata a Daniele Callegari.
Il compositore Fujikura Dai, il direttore artistico dell'NNTT Ono Kazushi e la regista americana Lydia Steier. Source: NNTT Tokyo
La regia di Madau-Diaz ripropone una scenografia classica e l’NNTT ha dedicato molta attenzione a ricostruire gli ambienti storici di Roma nel quale si svolge l’opera.
“Le scene della Basilica di Sant’Andrea della Valle e del Castel Sant’Angelo assomigliano moltissimo all’originale”, sottolinea Reiko Oshima che in Italia ha vissuto e studiato canto diventando mezzosoprano.
“Mia mamma mi ha incoraggiato a seguire la carriera nel mondo delle arti. Quando ottenevo buoni voti mi acquistava il biglietto per venire al NNTT a vedere le opere. Non posso credere che oggi lavoro in questo meraviglioso teatro”.
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