"Era una battaglia da vincere per i motivi giusti": la storia di Edward Lee, neozelandese in Italia nel 1944

Edward Hamilton Lee con il commilitone Ray Harris di fronte al Palazzo dei Dogi a Venezia, 30 maggio 1945.

Edward Hamilton Lee con il commilitone Ray Harris di fronte al Palazzo dei Dogi a Venezia, 30 maggio 1945. Credit: Nicholas Lee

La storia di Edward Hamilton Lee, un soldato neozelandese che si trovò tra il 1943 ed il '44 in Italia con l'esercito del Commonwealth, unisce Australia, Nuova Zelanda e Italia.


Dopo essere stato inviato in Africa a seguito della battaglia di El Alamein nel 1943, il neozelandese Edward Hamilton Lee, detto Ted, percorse l'Italia dal Sud al Nord, trovandosi coinvolto nel suo periodo di leva negli storici bombardamenti che rasero al suolo l'abbazia di Montecassino.

Ritornato in Australia, per decenni non parlò con nessuno della sua esperienza, ma in tarda età iniziò ad aprirsi e a raccontare le sue storie di guerra al nipote, Nicholas Lee, che registrò e poi trascrisse il diario del nonno.
Ritratto di Edward Hamilton Lee.
Ritratto di Edward Hamilton Lee. Credit: Nicholas Lee
"Per tanti anni non ha mai voluto parlare. Mio papà e mio zio dicevano che lui raccontava pochissimo del suo passato... E poi invece quando ha iniziato ad avere settanta, ottant'anni ha voluto raccontare le storie che lui si ricordava in grandissimi dettaglio", racconta il nipote Nicholas Lee a SBS Italian.

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"E quindi un giorno, mentre eravamo in vacanza insieme l'ho registrato con una vecchia cassetta, e poi ho trascritto tutte le sue storie, le avventure in guerra in Nord Africa e in Italia".

Durante il conflitto, Edward era operatore del codice Morse, con l'incarico di ricevere messaggi e cercare anche di interpretare le comunicazioni dei tedeschi.

Ma il suo ruolo era anche sul campo di battaglia.

In diverse occasioni Edward si ritrovò a sfidare la morte in battaglia, sempre con spirito fatalista.
Quel giorno non lo sai, magari c'è una bomba con il tuo numero sopra e ci devi convivere con queste realtà
Nicholas Lee
"Mio nonno ha perso tanti amici e tanti compagni nella campagna tra Taranto e Trieste, momenti difficili ma anche con delle belle esperienze, per esempio il contatto con gli italiani", ricorda Nicholas.

La sua campagna con il 28esimo battaglione neozelandese lo ha visto presente nei teatri di guerra più cruenti dell'Italia che erano sotto il controllo tedesco.

Ted era presente durante i bombardamenti di Montecassino, dove morirono decine di migliaia di soldati e civili nei cinque mesi in cui le forze Alleate rimasero bloccate dai tedeschi sulla linea Gustav.

Poi entrò a Roma, proseguendo per Firenze, Rimini, Bologna e poi Venezia.

Ted morì nel 2014 a 102 anni, ma fece in tempo una decina d'anni prima a ritornare in Italia a Montecassino, per celebrare il 60esimo anniversario delle battaglie insieme ai reduci e alla allora prima ministra neozelandese, Helen Clark.
Edward Lee con l'allora prima ministra neozelandese Helen Clark.
Edward Lee con l'allora prima ministra neozelandese Helen Clark. Credit: Nicholas Lee
Il suo viaggio in Italia accompagnato dal nipote Nicholas fu particolarmente toccante.

"Il nonno aveva sempre con sé il suo cappello da veterano, con una fascia che diceva che era un veterano della battaglia di Montecassino", racconta Nicholas.

"Un giorno eravamo in un supermercato a fare le spese e c'era un ragazzo della della mia età, avrà avuto trenta, trentacinque anni, ci ha fermati e mi ha detto: 'Ma scusa, ho letto bene? Tuo nonno è reduce della battaglia di Montecassino?' e io ho detto 'sì, sì, hai letto bene'... il ragazzo allora ha guardato mio nonno e ha chiesto se potevo tradurre: volevo ringraziarla per aver liberato il mio Paese".

Ascolta la storia di Edward Lee raccontata dal nipote Nicholas, cliccando il tasto "play" in alto a sinistra

Edward Hamilton Lee con le sue onoreficenze militari.
Edward Hamilton Lee con le sue onoreficenze militari. Credit: Nicholas Lee
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