L'italiano? Una scelta intellettuale (e per le vacanze)

Daniel Robinson insieme alla moglie Cinzia e alle figlie GIulia e Dalia

Daniel Robinson insieme alla moglie Cinzia e alle figlie GIulia e Dalia. Credit: Daniel Robinson

Daniel Robinson all'università ha scelto di imparare l'italiano come stimolo intellettuale e attirato dalle bellezze dell'Italia


"Ho scelto l'italiano prima di iscrivermi ai corsi d'università", racconta Daniel Robinson a SBS Italian, "Quando ho capito che, insieme al corso, c'era la possibilità dello scambio all'estero per un anno e che si poteva andare a Bologna o a Siena mi sono deciso".

Gli inizi del suo rapporto con l'italiano non sono stati esaltanti, visto che in classe non era tra i migliori.
La difficoltà più grande era la mancanza di esperienza perché c'erano studenti che avevano una base, perché avevano famiglia italiana
Daniel Robinson
"Non ero abituato ad essere, neanche nella media in classe, ma proprio nell'ultimo posto... ho scoperto che mancavo totalmente di talento naturale per le lingue", spiega Daniel.

La svolta per Daniel avviene con il suo scambio culturale di un anno a Siena, dove è costretto a parlare italiano tutti i giorni.

Non solo, a Siena, incontra nella classe di filosofia la sua futura moglie Cinzia; un'altra ragione per cui a distanza di vent'anni parla ancora italiano tutti i giorni.

"È stata lei ad approcciare me, mi ha sentito fare una domanda in classe, ha sentito questo bell'accento che senti adesso... Lei ai tempi voleva imparare l'inglese, quindi mi ha avvicinato per parlare nelle nostre lingue".
Daniel Robinson nella sua prima esperienza in Italia a Siena nel 2004.
Daniel Robinson nella sua prima esperienza in Italia a Siena nel 2004. Credit: Daniel Robinson
I due si sono spostati e vivono a Melbourne. Nel frattempo, la famiglia si è allargata con due figlie, alle quali Daniel cerca di trasmettere l'amore per l'italiano.

"Scelgono di non parlarlo perché è più facile parlare inglese. Però quando parlano con i nonni o quando andiamo in vacanza, ci vuole poco per ricominciare."

Le difficoltà più grandi nell'apprendimento della lingua italiana per Daniel non sono di ordine grammaticale, ma caratteriale.
La grammatica una volta che la sai, la sai... Per me invece non essere estroverso è stato un problema

"Io non sono così di carattere e questo mi ha fatto rimanere più indietro nel parlato. Ho compensato con tanta lettura".

Compensazione che è riuscita alla perfezione: dopo diversi anni in Italia, Daniel ha affrontato il test di cittadinanza - irto di difficoltà grammaticali e di comprensione - passandolo con successo e diventando cittadino italiano.

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