Immigrato in Australia per lavoro nel 1981, l'ingegnere chimico Emilio Gabbrielli ha dedicato la sua vita a portare l'acqua nelle comunità che ne erano sprovviste, dal Sudamerica al Medio Oriente, ma è riuscito ugualmente a coltivare la passione per la scrittura e a firmare poesie e opere teatrali che hanno vinto numerosi premi letterari sia in Australia che in Italia.
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Emilio (il primo in basso con la barba) ad una conferenza a Nizza nel 1979
"Quegli italiani, spesso garibaldini delusi, si resero conto di essere persone di terzo livello, perché in WA la stratificazione sociale prevedeva che in cima ci fossero gli inglesi, seguiti dagli irlandesi, poi molto più sotto gli italiani e in fondo gli aborigeni", racconta Emilio.
Dal punto di vista sociale, i primi italiani emigrati in Australia erano più vicini agli aborigeni che agli inglesiEmilio Gabbrielli
"Per questo dal punto di vista sociale gli italiani erano più vicini agli aborigeni che agli inglesi e si creò questa osmosi culturale per cui si crearono un sacco di famiglie miste nel mezzo del deserto, con un patriarca italiano e una moglie aborigena".
"Ebbi la fortuna di scoprire questa realtà quando andavo lì per lavoro, la studiai per sei anni e alla fine scrissi il libro. Che è di finzione, ma si basa all'80% sulla storia vera di una famiglia", racconta Emilio Gabbrielli.
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"Polenta e goanna fu poi tradotto in inglese e questo mi fa particolarmente piacere, perché ogni tanto dei ragazzi che studiano per il PHD mi chiamano per degli approfondimenti".
"Nella mia vita sono stato fortunato di aver lavorato con principi e re, ma anche con le persone più umili della terra. E nello scrivere questo libro ho incontrato delle persone dimenticate, dei monumenti di umanità".
Nella mia vita mi sono sempre sentito aiutato da forze superiori che mi hanno guidato verso la direzione giustaEmilio Gabbrielli
"Grazie a 'Polenta e goanna', avuto la possibilità di scoprire le generazioni perdute australiane prima che se ne cominciasse a parlare a tutti i livelli".
"Pertanto quel libro è stato l'esperienza più bella della mia vita", ammette Emilio Gabbrielli.
2012, Emilio sposa Monica
"Forse, venendo fuori dalla guerra, la gente non voleva più violenze... al punto che quando avevo 10 anni i miei genitori mi regalarono l'abbonamento per lo stadio, per andare a vedere la Fiorentina, perche lo stadio era un posto sicuro".
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