L'Australia? È la mia nuova base per esplorare il mondo

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Francesco Calderone negli studi di SBS. Credit: SBS Italian

L'ospite di questa puntata di "Australia: istruzioni per l'uso" è Francesco Calderone, siciliano di origine, Sydneysider di adozione ma aspirante melburniano.


Francesco Calderone, aka Ramon Mazinga, è soprattutto un giramondo. La sua passione per i viaggi è nata molto tempo fa, quand'era giovanissimo.

"Ho fatto un periodo di studio a 13 anni in Irlanda, per imparare un poco l'inglese", ricorda ai microfoni di SBS Italian. "Da lì l'esperienza di vita all'estero mi è piaciuta talmente tanto che non appena ho avuto la prima possibilità, credo a 17 anni, ho iniziato a viaggiare in giro per l'Europa e non ho mai più smesso".

Francesco è stato anche al centro di una trasmissione televisiva del 2018, "Worktrotter": "il concetto era che il personaggio andava in giro per il mondo, trovando dei lavori occasionali di qualsiasi natura, imparando un poco dalla vita e dall'esperienza, e utilizzando economia di scambio e connessioni umane per andare avanti".

Un personaggio, quello del programma, per certi versi simile al vero Francesco.

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Francesco durante uno dei suoi viaggi. Credit: Francesco Calderone
"Nella realtà faccio qualcosa di molto simile (...) ma lavoro nel mio settore, quello di produzione video, software... tutto quello che riguarda un ambito creativo e tecnico".

Dopo varie tappe in diversi continenti che lo hanno portato anche in Nuova Zelanda, Francesco è arrivato in Australia il 9 dicembre 2018, data che ricorda senza esitazione.
Sono venuto in Australia con l'intenzione di stare un anno
"La cosa che mi è piaciuta è trovare una realtà molto diversa dalla Nuova Zelanda, cosa che non mi aspettavo", spiega.

Durante la pandemia Francesco è rimasto down under, lavorando nel suo settore e ottenendo una sponsorship.
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Credit: Francesco Calderone
Ora, con la permanent residency finalmente in tasca, riprenderà probabilmente a viaggiare mantenendo qui la propria base, ma condivide un consiglio per chi volesse venire in Australia: "fatelo da giovani, avessi saputo di questa possibilità del working holiday visa sarei venuto a 18 anni".

"L'Australia purtroppo non è una meta facile dal punto di vista immigratorio", ammette, "ma quello che dà in return quando si ottiene un visto sono cose che in Europa o non esistono o non esistono più".

E l'Italia? "È un bel posto per andare in vacanza, per me personalmente non è un bel posto per andarci a vivere. Ci ho provato, eh?".

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