L’italiano "ha cambiato il modo in cui vedo il mondo”

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Mehvish Mehboob alla consegna del Premio con il Professor Bronwyn Parry (Dean of The Australian National University's College of Arts and Social Sciences) e Mr Nikolas Stürchler (Ambassador of Switzerland to Australia). Credit: Mehvish Mehboob

Mehvish Mehboob si è spostata da Perth a Canberra dove studia Economia e Relazioni internazionali oltre a seguire un corso per ottenere un diploma di italiano.


Ogni anno, il corso di italiano prevede la partecipazione allo Swiss Prize, un concorso letterario diviso in tre sezioni (italiano, tedesco e francese) promosso dall’Ambasciata Svizzera in collaborazione con la ANU School of Literature, Languages and Linguistics di Canberra.

L’argomento dell’edizione 2024 era “La neutralità e il suo ruolo nel mondo” e, come dice la studentessa, è stato interessante perché ha riunito le sue passioni: “raramente si affrontano argomenti del genere durante un corso di lingua”.

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Mehvish, che ha 19 anni, ha vinto il primo premio della sezione italiana e ha raccontato la sua passione per l'italiano ai microfoni di SBS Italian.

Tra le lingue da scegliere durante gli studi forse l’italiano “non è la più utile” ammette Mehvish, che lo studia per “sentirsi arricchita come persona”.

“La mia madre lingua è il bengalese, ma per me l’italiano è stato un po’ 'un colpo di fulmine' come ha scritto Jhumpa Lahiri. Ho iniziato a studiare l’italiano otto anni fa alle elementari e c’era sempre qualcosa di inspiegabile che mi attirava”, racconta.
Non ho mai studiato la grammatica bengalese, ma [l'italiano] mi ha dato una base per capire come funzionano le altre lingue
“L’italiano non è la lingua più facile da imparare ma forse proprio questo elemento di sfida mi ha spinto a imparare. A me la grammatica è sempre piaciuta, la studiavo per divertirmi”.

Grazie ad una eccezionale insegnante di liceo, la passione di Mehvish per la lingua italiano è cresciuta fino a culminare ad uno scambio culturale che le ha cambiato la vita.
È difficile studiare la cultura di un Paese senza avere la conoscenza della lingua; la lingua è fortemente intrecciata alla cultura
“Sono stata a Battipaglia, dove c’è la mozzarella di bufala più buona del mondo", racconta Mehvish definendola l’esperienza più bella della sua vita.

"Ho imparato un modo nuovo di vivere, ho visto l’apertura e la tranquillità degli italiani e questo mi ha portato ad essere più tranquilla e più allegra. L’italiano ha cambiato il modo in cui vedo il mondo."
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Mehvish Mehboob con i suoi compagni di scuola a Battipaglia, Salerno. Credit: Mehvish Mehboob
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