Rush finale prima del voto, ma che campagna è stata?

Two men speaking into microphones.

Dutton o Albanese? L'Australia va alle urne. Source: AAP / Mick Tsikas, Lukas Coch

A poche ore dal Voting Day, il commentatore politico Paul Scutti ha fatto un bilancio delle campagne elettorali dei due sfidanti alla luce degli ultimi sondaggi.


Sabato 3 maggio l'Australia deciderà se continuare con Albanese e i laburisti o se cambiare rotta affidandosi a Peter Dutton e alla Coalition. In queste ultime ore di campagna, i due leader stanno girando l'Australia per convincere i tantissimi indecisi.

Per YouGov, la Coalizione sembra spacciata, con la previsione di ottenere il peggior risultato negli ultimi 80 anni e la perdita di 11 deputati: "Non è stata una campagna elettorale facile per Dutton", ha commentato Scutti, "che ha pagato anche una certa impreparazione dei liberali per affrontare la campagna".
Si tratterebbe di un vero ribaltone, perché soltanto cinque settimane fa la situazione era esattamente opposta, con i liberali in vantaggio
Paul Scutti
Ma Scutti specifica che i laburisti non stanno già festeggiando, anzi: "La ferita del 2019 quando Morrison vinse contro ogni pronostico, è sempre fresca, e Albanese predica calma perché sarebbe un errore imperdonabile celebrare anzitempo, anche perché i seggi incerti sono troppi per trarre una conclusione anche con un minimo grado di certezza", ha aggiunto.
Non sono mancati momenti di tensione in diversi elettorati, i più recenti dei quali nei distretti di Kooyong in Victoria e Richmond in NSW: "Si tratta di momenti delicati, per cui la Commissione Elettorale ha invitato tutti a moderare i toni", ha chiosato Scutti.
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