Dopo il terremoto dell’Aquila “ho dovuto ricominciare da zero in Australia”

Gino Antognetti negli studi di SBS.

Gino Antognetti negli studi di SBS. Credit: SBS

A seguito del terribile terremoto dell'Aquila nel 2009, Gino Antognetti si dovette rifare una vita in Australia. Ma ora ha deciso di ritornare a casa in Abruzzo, 15 anni dopo.


L’esperienza in Australia di Gino ha un sapore simile a quello di molta dell’immigrazione italiana Down Under del dopoguerra: uno spostamento non voluto, dettato dall’emergenza e dall'aver perso tutto in Italia.

La data fatidica che ha cambiato la via di Gino Antognetti è quella del 6 aprile del 2009, alle 3.32 del mattino, quando L'Aquila subì la scossa principale di una serie di terremoti che era partita mesi prima. 
Il terremoto vissuto da Gino

Una vita sospesa

Furono 309 le vittime del sisma di 6.3 gradi di magnitudine, a cui si aggiunsero circa 160 feriti di cui 200 gravissimi, e oltre 10 miliardi di danni nel capoluogo dell'Abruzzo. 

Gino quella notte dormiva in un condominio e venne svegliato bruscamente dalla fatidica scossa, che era stata preannunciata da diverse scosse minori e da molte altre successive, oltre 250. 
Un condominio a cento metri di distanza da me crollò completamente e morirono tutti.
Gino Antognetti
Rimasto praticamente senza niente, con una casa diroccata e senza lavoro, Gino prese la decisione di trasferirsi in Australia ed iniziare una nuova vita. 

“Il primo approccio con l’Australia è stato come sbarcare nel pianeta dei sogni”, racconta l'abruzzese a SBS Italian. 
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22/01/202519:01
“Qui ho trovato un mondo molto più civilizzato rispetto all’Italia e ho pensato ‘questo è un premio, lo meritavo’”. 

Ma dopo l’entusiasmo iniziale, iniziarono a sorgere le difficoltà che fecero capire a Gino che anche l’Australia non è “il mondo delle Barbie”. 

Lo scontro con la lingua che parlava poco, l’impossibilità di lavorare nel campo in cui aveva studiato e la difficoltà ad allacciare rapporti sociali come quelli che aveva stretto in Italia furono un grosso ostacolo all'inizio della sua permanenza Down Under. 
Non so quanti possano capire cosa vuol dire ritrovarsi a zero, senza neanche un centesimo e nessuna prospettiva.
Gino Antognetti
“Ho capito di essere inserito quando ho iniziato a fare assistenza domiciliare agli anziani, ho sentito di essere ‘dentro’. Lì ho sentito di essere efficace, di essere di grosso aiuto per tutte queste persone anziane”, racconta.

L’esperienza nel settore dell’assistenza agli anziani però è stata per Gino ambigua, ricca di soddisfazioni per il ruolo che aveva ma allo stesso tempo frustrante per quella che vede come un’industria basata sul profitto, poco sensibile alle vere esigenze degli anziani ricoverati. 
Gino ANtognetti al centro con la redazione di SBS Italian.
Gino Antognetti al centro con la redazione di SBS Italian. Credit: SBS
La disillusione verso il settore e circostanze personali hanno spinto dopo oltre 15 anni Gino ad iniziare il percorso inverso, e a ritornare in Italia nel suo Casalbordino, paesino a sud dell’Abruzzo. 
Mi aspetto una vita tranquilla in un mondo sereno
Gino Antognetti

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