“Io nasco come calciatore e poi lottatore di Muay Thai, sono sempre stato sportivo”, esordisce Nicholas ai microfoni di SBS Italian.
“Per questo non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo”.
Il sardo-milanese Nicholas Dore, qualche mese prima della sua avventura australiana, iniziò a sentirsi spossato e privo di energie.
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“Mi accorgevo che in allenamento non riuscivo ad essere performante, ero sempre stanco”, racconta.
In ospedale in Italia gli comunicarono che il senso di spossatezza era dovuto ad una pancreatite.
Malgrado ciò, due mesi più tardi Nicholas iniziò la sua avventura in Australia, prima a Perth e poi in Queensland.
Qui un’altra crisi lo portò di nuovo in ospedale, dove la diagnosi era diversa: secondo i medici, la causa era il “potassio troppo alto”.
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Nicholas Dore è nato a Milano, ma ha vissuto per anni in Sardegna. Credit: Nicholas Dore
Nell’isola australiana, Nicholas si sentì malissimo e in ospedale ricevette finalmente la vera diagnosi: il morbo di Addison, un raro disturbo delle ghiandole surrenali che impedisce la produzione di cortisolo.
Se non diagnosticato, il morbo può essere fatale.
E Nicholas vicino alla morte ci è andò veramente, “per colpa mia”, come racconta a SBS.
Arrivato da poco in Australia e senza una buona conoscenza dell’inglese, Nicholas fraintese le raccomandazioni dei medici e iniziò ad assumere un altro farmaco invece di quello prescritto.
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Nicholas Dore vincitore sul tatami. Credit: Nicholas Dore
I dottori riuscirono a capire cosa era successo e a rettificare una situazione che avrebbe potuto avere un esito drammatico.
“Dopo un calvario che è durato anni, da lì è iniziata la mia rinascita”, racconta Nicholas. “Andare dalla camera alla cucina con il morbo di Addison era come scalare l’Himalaya”.
Il dottore mi ha detto che mi mancavano cinque ore di vitaNicholas Dore
Dopo oltre un anno di recupero, finalmente riuscì a riprendere la sua forma fisica originaria.
E per chiudere il cerchio, riprendere l'attività sportiva gli fece capire di aver lasciato il peggio alle spalle.
Nicholas cominciò ad appassionarsi in maniera “ossessiva” di Brasilian Jiu Jitsu.
E il lieto fine di questa storia arrivò lo scorso ottobre, quando vinse il Pan Pacific Championship 2024, una delle più importanti competizioni al mondo di Brasilian Jiu Jitsu.
È stata dura, perché la pressione era tanta e ho combattuto con la spalla sinistra infortunata... però ero convinto che ce l’avrei fatta, dopo tutto quello che avevo passato. È un sogno che si è realizzatoNicholas Dore