"Busby", la protagonista del libro di Vittoria Pasquini, è la casa in cui ha vissuto l'autrice per molti anni, e la sua leggenda è legata alle vicende, tristi e felici, che si sono svolte tra le sue pareti.
"Busby" diventò una sorta di salotto intellettuale, nel quale si ritrovavano membri della comunità italiana di Sydney che avevano lasciato l’Italia non solo per motivi economici, ma anche politici.
Sembra che fosse un posto magico, sia per la gioia che ispirava a chi lo visitava, sia perché era quasi come un salotto letterarioPaolo Barlera, direttore dell'IIC di Sydney
“Non facevamo soltanto feste, ma la Busby era anche un punto di ritrovo culturale e politico”, spiega Vittoria, intervistata al microfono di SBS Italian al recente evento di presentazione ufficiale del libro che si è tenuto all'Istituto Italiano di Cultura di Sydney.
“Abbiamo anche organizzato un programma 'verde' per la radio, attività che nascevano proprio dal fatto di stare assieme, di discutere e di trovare creativamente dei progetti”.
Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare il servizio.
LISTEN TO

La leggenda di Busby, il libro autobiografico di Vittoria Pasquini
SBS Italian
05/12/202412:46
"Busby", con la sua leggenda, ci invita a riflettere sul potere della comunità e sulla forza delle relazioni umane, rendendo omaggio a tutte le vite che l'hanno abitata e visitata.
Martina Palombi, figlia di Vittoria Pasquini, spiega che il libro, oltre a ricordarle la sua adolescenza, le ha fatto conoscere lati nuovi del forte carattere della madre.
È stata dall'inizio una casa sempre in movimento, con persone che entravano e uscivano, anche per via della personalità di mamma (...) una casa aperta alla comunità italianaMartina Palombi, figlia di Vittoria Pasquini
Il libro, disponibile online, è pubblicato in inglese da Riverton Press con la traduzione del professor Gino Moliterno, e Vittoria Pasquini spera di pubblicarlo prossimamente anche in italiano.