Louise Bayutti: "Mi sono innamorata dell'Italia subito"

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Il fratellino di Louise Bayutti, Paul, con mamma Rosita, papà Jim e nonna Valentina, che si salvò durante il terremoto in Friuli. Credit: courtesy of Louise Bayutti

Terza parte dell'intervista a Louise Bayutti, nell'ambito della rubrica "Una vita, una storia". Nata e cresciuta in Australia da genitori di origine italiana, Louise non è cittadina italiana ma si sente profondamente legata al Bel paese.


Louise Bayutti prosegue nel racconto della sua vita, rievocando il momento in cui apprese la notizia del terremoto in Friuli, nel 1976. Nel sisma morirono 990 persone e oltre 45.000 rimasero senza tetto.

All'epoca Louise si trovava a Firenze dove era andata a studiare.

"Ero a casa e leggevo, e avevo sentito un po' di movimento. Però non ci ho fatto caso. Il giorno dopo mi sono svegliata e la signora dove abitavo mi ha detto che c'è stato un terremoto in Friuli".

"Io avevo la nonna in Friuli e avevo tanti amici in Friuli e non sapevo cosa fare", ricorda Louise. Fortunatamente il padre di Louise, Jim, ha potuto raggiungere telefonicamente i parenti e rassicurarla a sua volta sul loro stato di salute.

Jim Bayutti si mobilitò subito con altri italoaustraliani per avviare una raccolta fondi a favore della popolazione colpita, un'iniziativa che ha lasciato un segno indelebile nella memoria di tante persone.

"Anche l'anno scorso, quando sono stata in Friuli, ho incontrato gente che si ricordava di papà e che si ricordava della generosità della comunità australiana, perché con questi fondi che sono stati raccolti hanno costruito cinque asili in Friuli", spiega.

Clicca sul tasto "play" in alto per ascoltare l'intervista

Ascolta la prima parte della storia di Louise Bayutti:
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Louise Bayutti, una vita che si intreccia con la storia della SBS

SBS Italian

22/02/202514:37
Nonostante sia nata e cresciuta in Australia, Louise spera di poter continuare a viaggiare in Italia, Paese di origine dei suoi genitori che lei ha visitato per la prima volta all'età di 16 anni.

"L'Italia per me è l'amicizia, l'Italia per me è scoprire qualcosa di nuovo ogni giorno, e ogni volta che ci vado scopro qualcosa di nuovo: c'è una meraviglia dietro ogni angolo in Italia".

Come molti italoaustraliani dell'epoca, Jim Bayutti dovette rinunciare alla cittadinanza italiana, in quanto non era possibile mantenerla acquisendo quella australiana.
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Louise con la nipotina Mia. Credit: courtesy of Louise Bayutti
"Io avevo sempre l'impressione che lui pensasse che il nostro dovere era verso l'Australia, e certamente politicamente il mio dovere è verso l'Australia, non verso l'Italia", riflette Louise.

"Anche se avessi la doppia cittadinanza non voterei mai in Italia, perché non penso di essere proprio al corrente della politica italiana".

"Quando ero giovane volevo la doppia cittadinanza", spiega, "adesso mi piacerebbe per avere la possibilità di rimanere per piu di tre mesi".

Per il futuro Louise spera in un mondo pacifico per le generazioni future: "Noi siamo una generazione molto fortunata e io vorrei vedere questo mondo per anche per le mie nipoti, per i miei pronipoti: sarebbe bello vedere un mondo dove c'è la pace".
Ascolta la seconda parte della storia di Louise Bayutti:
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Louise Bayutti e il suo amore per l'Italia

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02/03/202514:40
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