Dopo il disastro diplomatico innescato dalla lite in diretta mondiale tra Zelensky e la coppia Trump/Vance, l'Europa corre al riarmo, con una campagna dal titolo che ricorda campagne del secolo scorso.
Con "ReArm Europe" il vecchio continente vuole proteggersi dalla minaccia russa senza dover contare sul supporto a stelle e strisce. E i soldi dove sono?
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Secondo il professore di Finanza della UNSW Massimiliano Tani "è possibile fare dei piccoli cambiamenti che magicamente rendono le spese militari al di fuori dei controlli dei tetti di spesa che sono attualmente in vigore."
Secondo Tani, infatti, "è anche possibile che la Banca centrale europea stessa possa aiutare in alcune delle parti finanziarie", sempre evitando di rompere fragili equilibri burocratici e procedurali.
Potrebbero ad esempio promuovere investimenti in infrastrutture e vederli come supporto alla difesa. E questo può portare i soldi nel settore difesa senza far saltare nessuno degli accordi in questo momento in vigore.Massimiliano Tani
Tani ha poi parlato anche dell'indicizzazione, metodo con il quale vengono aggiustati salari e pensioni. L'aumento però sembra non seguire il flusso dell'inflazione, con aumenti molto più bassi di quello, ad esempio, del costo del denaro.
"Vero, i meccanismi sono altri", ha spiegato Tani, che però ha precisato: "Su una cosa possiamo stare tranquilli, però, e cioè che le pensioni non andranno mai in negativo. Magari non abbiamo aumenti altissimi, ma non avremo mai delle diminuzioni", ha concluso.
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SBS Italian
19/02/202510:45